lunedì 1 febbraio 2016

Per non dimenticare



Il 27 gennaio è stato il giorno della memoria per ricordare quello che gli stessi ebrei definiscono come una catastrofe, cioè la Shoah. Intorno al 1941 in Germania vi era, sotto la guida di Hitler, il governo nazista, che aveva come unico scopo quello di sterminare la razza degli ebrei, considerata inferiore a tutte le altre. Furono costruiti numerosi campi di concentramento (per esempio quello di Auschwitz e Birkenau in Polonia) dove vennero deportati circa 14 milioni di ebrei. Hitler aveva attuato la cosiddetta “soluzione finale” cioè l’eliminazione fisica di tutti gli ebrei.
Nel corso degli anni sono stati realizzati parecchi film su questo olocausto: La vita è bella, Il diario di Anna Frank, Schindler’s list, Jona che visse nella balena, La chiave di Sara, ecc…
Nel giorno della memoria, la mia scuola, l’ I.C. Ardea 2, ha organizzato una giornata dedicata alla visione ininterrotta di film sulla Shoah. Sono stati proiettati vari film, io ho visto, insieme ad un’altra classe, Il bambino col pigiama a righe. Questo film racconta la storia di Bruno, un bambino di nove anni costretto a lasciare Berlino per trasferirsi ad Auscit (nome di Auschwitz volutamente storpiato). Il padre di Bruno è un uomo molto rigido ed è stato scelto da Hitler per eseguire gli ordini all’interno del campo di concentramento di Auschwitz. Bruno ama esplorare e conoscere tutto ciò che lo circonda e arriva a scoprire quello che c’è oltre la rete di filo spinato: tante persone con un pigiama a righe (in realtà era la divisa degli ebrei). Tra queste c’è Shmuel, un bambino ebreo, in poco tempo tra i due bambini nasce un’amicizia che va oltre le differenze di razza. I due bambini vivono mondi diversi ed opposti ma riescono, comunque, ad essere amici. Questo film ha portato me e i miei compagni a riflettere su quanto siano state atroci le sofferenze subite dagli ebrei e sul fatto che si può essere amici sempre e comunque!  

Alanei Cosmin




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