Tutti conoscono il significato dell’espressione “inserimento sociale” ma nel mio caso, di immigrato straniero, si tratta di una fase della vita molto particolare.
Voglio
parlarvi della mia esperienza personale!
Mi
chiamo Isaincu Antonio, sono nato e cresciuto in Romania, quattro anni fa sono
arrivato insieme a mia madre in Italia; nuovo paese, nuova lingua, nuovi amici,
all’inizio è stato molto difficile abituarmi. Mi sono impegnato tanto per
imparare l’italiano, volevo avere degli amici, volevo vivere come tutti i
giovani della mia età. Studiavo a casa con l’aiuto di un dizionario e in soli
tre mesi ho imparato a comunicare, anche se poco e male. I primi giorni di
scuola il mio cognome ha fatto sorridere qualche compagno, non mi sono mai
offeso perché riconoscevo la diversità della mia lingua, anche se la cosa in
fondo mi infastidiva.
Pensandoci
bene, ero anche io il problema! Mi chiudevo in me stesso e non esternavo la mia
voglia di fare nuove amicizie, i miei genitori mi consigliavano di prendere
l’iniziativa, di farmi avanti senza alcun timore. Il primo anno ho trascorso le
mie giornate chiuso in casa, in seconda media, però, un mio compagno di classe
ha organizzato una partita di calcetto, a cui ho partecipato volentieri ed ho
avuto modo di conoscere tante nuove persone. Quello stesso anno un’associazione
sportiva locale ha organizzato degli allenamenti di pallavolo con un allenatore
professionista; ho partecipato a questa iniziativa sportiva e l’allenatore mi
ha proposto di entrare nella sua squadra, così ho conosciuto tanti ragazzi
che sono diventati miei amici.
In
questi due anni ho imparato che col tempo le persone riescono ad accertarti per
quello che sei, ma devi vincere le insicurezze, farti avanti senza paura,
dimostrarti pronto e aperto al confronto umano. La “diversità” mia e degli
altri è stata, e continua ad essere, una ricchezza, uno strumento di crescita
personale e sociale. Sono grato a chi mi ha aiutato ad inserirmi in Italia, un
paese meraviglioso, ricco di cultura e di storia, un paese che vorrei conoscere
e visitare il più possibile perché è la mia “nuova patria”.
Antonio
Isaincu
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