martedì 24 maggio 2016

“Scuole aperte d’estate”, potrebbe funzionare ad Ardea?


Il Ministro dell’Istruzione Giannini ha proposto, pochi giorni fa, una nuova iniziativa riguardante le scuole di  Roma, Napoli, Milano e Palermo: aprirle d’estate per accogliere i ragazzi e per prevenire il loro abbandono alla criminalità. Sono stati assegnati 10 milioni di euro per le scuole “candidate” (circa 15 mila euro ad Istituto). Secondo alcuni, l’Istituto Comprensivo Ardea II potrebbe essere idoneo a questo progetto, chiamato “Scuola al centro”. Due dei nostri professori hanno rilasciato alcune interviste a dei giornalisti locali, dicendo che in questa scuola non potrebbe funzionare. Sorge già un primo problema, quello delle aule che in estate sono inaccessibili a causa del caldo terribile, ma ce ne sono molti altri… Ovviamente la scuola dovrebbe offrire ai ragazzi attività didattiche diverse da quelle che si svolgono durante il periodo scolastico, perciò dovrebbe comprare strumenti e attrezzature nuove, che, a causa della mancanza di fondi, al momento non può permettersi. Un altro problema è quello della giusta sorveglianza, che, non essendoci, ha provocato molti danni, alla scuola: solamente in quest’ultimo anno, è stata derubata 18 volte. Sono stati rubati computer, nuovi proiettori, sono stati rotti strumenti musicali, svuotate le macchinette e quant’altro. Dovrebbero quindi, essere installati antifurti e telecamere al suo interno, per evitare che ciò si ripeta ancora. Ma, forse il problema più grande è quello del “coinvolgimento” dei ragazzi e dei professori: chi non è mai stato abituato a lavorare in estate, mentre chi vorrebbe staccare un po’ dalla scuola, appena terminata. Oltretutto l’Istituto non è agibile al 100 %, perciò potrebbe essere pericoloso tenerlo aperto. Sia il Prof. Cerri, responsabile della sicurezza dell’Istituto, che il Prof. Matteucig ritengono che la scuola non sia adatta a questo tipo di progetto, ma ovviamente apprezzano questa nuova iniziativa, che hanno definito “lodevole”.

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