Voi siete fortunati, siamo noi quelli divisi nelle prime e nelle seconde, per carità, nessun rancore, però non è molto divertente stare in mezzo a quei bambocci (ovviamente si scherza, abbiamo molti amici nelle seconde e nelle prime). Siamo noi quelli scambiati per le elementari, dato che all'entrata andiamo sempre nella loro direzione.
A proposito, ci è andata male anche per l'aula. Indovinate chi si è beccato l'aula dei ricevimenti? Sì, proprio noi. Ah, fosse solo quello il problema! Siamo esattamente accanto alla sala dei professori.
Urli? Entra un professore a chiedere che è successo. Sposti un banco? Entra un professore a chiedere che è successo. Non puoi scappare, entrerà sempre un professore, principalmente la Corai o Moccia (o Cinzia e Giorgio per dirci che manca Marchetti o che dobbiamo andare al bagno).
E non solo! I nostri termosifoni perdono acqua quanto la Pacor perde gli orecchini, che poi dobbiamo ovviamente cercare noi. A volte i nostri termosifoni esplodono pure, nonostante ciò sono il posto preferito di Raoul e Alessia.
Una cosa positiva del piano di sotto sono le macchinette, o così pensavamo, prima che Salvatore entrasse in classe con aria rammaricata urlando “LE MACCHINETTE SONO SOLO PER I PROFESSORI, FUNZIONANO SOLO CON UNA CHIAVE!”. E niente, nessuna merenda e nessuna gioia. Sarebbe stato troppo bello.
Però bisogna ammettere che i bidelli migliori ce li abbiamo noi #CinziaGiorgioandMarisarethebest.
E' sempre un'emozione unica chiedere lo scotch (Rigorosamente di carta)a Giorgio, o sconvolgere Cinzia (resta di stucco, è un barbatrucco) quando dobbiamo andare a prendere le sedie perché siamo divisi e passiamo nei suoi amati corridoi.
I bagni? Vogliamo seriamente parlarne? No, meglio non farlo. Prima di tutto, il bagno dei maschi è sempre il più bello e pulito. Una volta siamo entrate e stavamo per svenire a causa di quell'aroma di feci.
Al piano di sopra oltre ad essere più grandi, non male-odorano e non sono pieni di scritte, insulti, nomi di persone a caso, dichiarazioni o date.
Abbiamo inoltre l'ufficio di Cerri vicino, ed ogni tanto ce lo ritroviamo in classe a parlare di comunismo, a far pulire i banchi a Davide o a chiamare Salvatore o Rosario per distribuire circolari, con tanto di Cinzia offesa dato che le rubano il lavoro. Le urla di Cerri sono ormai diventate un concerto personale della nostra classe, ogni volta che entra perdiamo qualche battito. Lo spavento più grande ce lo siamo preso quando è entrato arrabbiato nero, urlando “DOMANI, QUARTA E QUINTA ORA FAREMO LA VERIFICA DI INGLESE ASSIEME, CI SARO' ANCHE IO.”.
La cosa triste è che alla fine non si è più presentato. Tutto sommato, vivere di sotto non è tanto male, anzi, è molto divertente, sempre che Giorgio sia presente. Veniteci a trovare, se non ci riuscite, chiedete alla Corai la mappa per l'orientiring. Noi siamo la sala dei ricevimenti!
Chiara Abbate, Sara Di Fabio 3^D
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