Inquinamento atmosferico? Purtroppo si!
L’uomo con le industrie, il riscaldamento e le automobili immette nell'aria gas
nocivi come: ossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto, benzene,
ozono e polveri sottili. Questo problema globale riguarda i paesi
industrializzati e, soprattutto, le città dove c’è una maggiore presenza di
popolazione e di attività umane. È proprio l’azione umana a richiedere maggiori
fonti di energia, di mobilità e di sviluppo industriale, cioè a causare il
cattivo stato dell’aria.
L’inquinamento atmosferico che, ultimamente,
ha interessato la Cina è una vera situazione d’allarme, da “fine del mondo”!
Nel Nord Est della Cina una nube grigia avvolge il paese, sono stati cancellati
più di duecento voli, la visibilità è minima, alcune autostrade sono state
chiuse; lo smog e le polveri pericolose hanno invaso l’atmosfera. Per fare
qualche esempio, lo smog a Changchun nascondeva gli edifici, a
Shenyang ha superato di quaranta volte il livello di sicurezza. Ma c’è di più,
all’inquinamento dell’aria si aggiunge il surriscaldamento della terra.
In questi anni risulta che la
temperatura media globale dell’aria e delle acque stia aumentando, causando lentamente
lo scioglimento dei ghiacciai ed un notevole innalzamento del livello dei mari.
Parlando di riscaldamento globale, alcuni scienziati affermano che se al Polo
Nord il riscaldamento globale dovesse continuare a questo modo ancora per
molto, prima della metà del secolo, il Mar Glaciale Artico sarà praticamente
privo di ghiacci nei mesi estivi. In Antartide l’87% dei ghiacci si sono
ritirati, moltissime città e molte isole del Pacifico
potrebbero essere sommerse a causa dell’innalzamento del livello dei mari.
In Europa e in Italia (soprattutto nella
zona meridionale) con l’aumento della temperatura si rischia: la diminuzione
della portata dei fiumi, l’aumento degli incendi boschivi, una maggiore
necessità d’acqua e un maggiore rischio di desertificazione. Ce ne siamo resi
conto anche noi che quest’estate è stata estremamente arida e afosa ma la
gravità sta nell’avere avuto un autunno caldo, come non mai. Nel mese di
dicembre abbiamo assistito ad un forte aumento delle temperature, maggiori
rispetto a quelle della media stagionale, in certe città del Sud Italia si è
potuto anche andare al mare! Soltanto da pochi giorni è arrivato il solito freddo
invernale.
Robert Orben dice: “C’è
ora così tanto inquinamento nell’aria che se non fosse per i nostri polmoni non
avremmo il posto per metterlo”. È tutta colpa dell’azione umana?... Ai posteri l’ardua sentenza!
Gaeta Martina
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