Il 23 gennaio 2018 nella nostra
scuola c’è stato un evento importante per il nostro istituto: a farci visita è
venuto il grande autore (nella vita quotidiana un normale poliziotto) del libro
NON DEVI DIRLO A NESSUNO: RICCARDO GAZZANIGA che si è mostrato molto
disponibile. Il nostro incontro fa parte del suo tour nelle scuole per rispondere alle
domande dei ragazzi.
L’accoglienza a Gazzaniga
non è stata una delle migliori perché il nostro vicepreside era scomparso “il
prof Cerri” e l’autore con il suo editore
erano fuori dalla porta aspettando che qualcuno li facesse entrare.
La nostra
professoressa Mottini era in ansia non solo per paura di doverlo
presentare ma anche per la figuraccia che stavano facendo.
Alla fine la Mottini si è
decisa e insieme alla Colazza sono andate ad aprire la porta per accoglierlo
nella sala teatro dove tutti noi eravamo ad aspettarlo.
Appena arrivato ci ha
raccontato un po’ della sua vita descrivendosi come una persona umile, dicendo
che anche se voleva una motocicletta bella non aveva i soldi per comprarsela ma
doveva guadagnarseli come noi, ci ha fatto capire che la scrittura è una passione.
Dopo un po’ di
spiegazioni Cerri ha avviato il giro delle domande, ho iniziato io partendo
subito con una domanda molto piccante e imbarazzante :“Le esperienze hot che
hanno passato i ragazzi le ha passate anche lei da ragazzo?”, e lui molto
imbarazzato e a tono basso ha risposto “sì come tutti i ragazzi a quell’età si
fanno delle esperienze nuove” ha cercato di non prolungare troppo la risposta (secondo
me!) per la vergogna, cosi è andato avanti.
Ci sono state altre
domande come “faranno un film su questo libro?” oppure “dove scrivi i tuoi
libri in luoghi dove ti concentri guardando il cielo? ecc..” e lui ci ha
spiegato che gli piace scrivere su una scrivania posta all’ingresso di casa sua
dove scrive guardando un muro con musica di sottofondo. TROPPO FORTE ‘STO
RAGAZZO!
Un’altra domanda molto
interessante è quella di una ragazza che gli ha chiesto se si era ispirato ad un
film e lui ha risposto che più che a un film si è ispirato alla canzone “Blood
on Blood” di Bon Jovi che ha scritto la
sua canzone ispirandosi ad un film.
Finalmente dopo tanti
turni sono riuscito a farmi ridare il microfono per un’altra domanda: ovviamente
una domanda “piccante” “Hai mai avuto la stessa sensazione di Luca di voler
vedere e toccare le tette di Marica quando andavano su e giù?”
E lui ha risposto “Sì, (sempre
con tono basso e imbarazzato) a quell’età gli ormoni diciamo sono difficili da
tenere a bada.”
Io invece, da ragazzo,
penso che forse avendo l’amica tettona
diciamo che la voglia di toccare c’è sempre.
Un’altra domanda molto
interessante è stata “perché hai fatto morire una persona? Perché Alessio?” e
lui molto felice per la domanda molto bella ha risposto “Ho deciso di far
morire Alessio perché non mi piacciono molto i lieto fine e a far morire
Giorgio non c’è l’avrei fatta (anche nella vita reale suo fratello)”.
L’ultima domanda di
quelle interessanti è stata “perché hai fatto lasciare Luca e Chiara alla fine
del libro?” e Gazzaniga ha risposto con delle semplici parole “perché le storie
adolescenziali sono più facili che finiscano invece di durare”.
Dopo il giro di lunghe
domande durate più di 2 ore purtroppo era tempo degli autografi e delle foto
perché il tempo era finito e l’autore se ne doveva andare.
È stata una bellissima esperienza mi sono
divertito molto nel conoscere la vita di
uno scrittore e scoprire quanto è faticosa e quanto è impegnativa.
Il mondo della
letteratura è fantastico bisogna solo capirlo e saperlo prendere con la testa
perché se la letteratura non ti piace non potrai mai fare cose fantastiche, ed entrare in mondi
straordinari con il potere dell’immaginazione.
OLIVIERO FABIO 3B
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