Analizziamo le sue caratteristiche e le probabilità di
raggiungerlo
MARTE: Riusciremo a toccare il pianeta rosso?
Vediamo insieme le missioni future e passate che lo
coinvolgono
Prima di tutto dobbiamo capire che cos’è Marte: ossia
capire le sue caratteristiche.
FORMAZIONE
GEOLOGICA DELLA SUPERFICIE
Chiamato anche il Pianeta Rosso, a causa del suo
colore caratteristico, nonostante le temperature medie basse è il pianeta del
Sistema Solare più simile alla Terra.
La sua superficie presenta vulcani, valli, calotte
polari e deserti sabbiosi, ma anche formazioni geologiche che ci suggeriscono
la presenza di acqua in un lontano passato.
SPEDIZIONI
Numerose sono state le spedizioni verso Marte svolte
da:Unione Sovietica, U.S.A., Europa e Giappone.
Purtroppo circa i 2/3 delle missioni sono risultate
degli insuccessi a causa di vari inconvenienti tecnici e perdite.
Anche per questo il pianeta conserva il suo fascino e
mistero che ci affascina tanto.
VITA
SU MARTE
Le probabilità di trovare tracce di vita sono molto
ridotte, tuttavia se fosse confermata la presenza di acqua in passato,
aumenterebbero le probabilità di trovare tracce di una vita passata.
Per adesso siamo certi della presenza di microrganismi
(batteri, ecc…) nel passato del pianeta.
Nel passato, infatti, le condizioni erano ideali per
la formazione di una forma di vita come i microrganismi.
MISSIONI
IN CORSO
I due rover
lanciati dalla NASA, Spirit e Opportunity,
raggiunsero il suolo marziano nel 2004.
Tra le scoperte la possibilità della presenza di acqua
nel passato.
Nel 2010 si persero i contatti con Spirit, mentre Opportunity è attualmente ancora attivo.
Nel 2012 atterrò Curiosity,
il maggiore per dimensioni e complessità tecnologica, con l’obiettivo di
scoprire la capacità passata e presente del pianeta di sostenere la vita.
La sonda ha trovato acqua, zolfo e altre sostanze dal
suolo marziano.
L’Esa (Italia) ha lanciato nel 2016 le sonde Trace Gas
Orbiter e il Lander Schiaparelli, parte della missione ExoMars di cui l’Italia
primo finanziatore.
MISSIONI
FUTURE
Nel 2018 è prevista la sola missione statunitense
InSight, per condurre uno studio approfondito sulla struttura del pianeta.
Nel 2020 vi saranno molte più missioni da parte di
agenzie, private e pubbliche.
Tra cui ExoMars, che sarà il primo con le capacità di
poter perforare il suolo fino a 2 metri in cerca della vita.
L’agenzia spaziale cinese invierà una sonda più
complessa con dotazione un radar per mappare la crosta marziana fino ad una
profondità di 400 metri.
L’esplorazione con equipaggi su Marte è stata
considerata come obiettivo a lungo termine dagli Stati Uniti attraverso il Vision for Space Exploration nel 2004
annunciato dall’allora Presidente George W. Bush e sostenuto successivamente da
Barack Obama e Donald Trump.
A proposito la NASA attraverso una cooperazione ha
iniziato il progetto Orion la cui
missione prova è programmata per il 2020 verso la Luna per poi intraprendere il
viaggio verso Marte.
L’ESA invece prevede di mandare astronauti su Marte
nel periodo tra il 2030 e il 3035.
Siamo davvero così vicini alla conquista di Marte?
KATIA
MORINI III
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