Testo di epica classica che ancora oggi ci insegna
tanto
È un testo dell'epica classica. Si pensa che
sia stato scritto da Omero.
L'Odissea
racconta del viaggio che Odisseo intrapreso per ritornare a Itaca, dopo essere
stato per anni in battaglia.
Mentre
Ulisse ritornava in patria, Atena, travestita da Mente, re dei Tafi, disse a
Telemaco di cercare il padre che comunque era ancora vivo, ma esso non trovò
informazioni. Nello stesso tempo la dea permise ad Ulisse di continuare ad
intraprendere il suo viaggio di ritorno. Durante il viaggio venne colpito da
una tempesta organizzata da Poseidone, e così approdò sulla Terra dei Feaci,
dove venne accolto da Nausicaa. Ulisse raccontò ai Feaci tutte le peripezie che
aveva subito durante il viaggio di ritorno. Dopo di che i Feaci accompagnarono
Ulisse a Itaca. Qui non volle farsi riconoscere subito dagli abitanti, e
nemmeno da Penelope, sua moglie. Lui si travestì da mendicante. Essa organizzò
un concorso che le permise di aspettare Ulisse e di far perdere tempo ai Proci.
Penelope disse che chi sarebbe stato in grado di tendere l'arco di Odisseo e di
far passare la freccia nei dodici cerchi infuocati, sarebbe stato suo marito.
Anche Ulisse partecipò a questa gara. I Proci non riuscirono a tendere l'arco
ma Ulisse sì, così Penelope lo riconobbe. Una volta ritrovata Penelope, Ulisse
uccise tutti i proci, e su Itaca ritornò la pace.
Questo
testo dell'epica classica può essere considerato come un simbolo, racconta
delle peripezie che si possono incontrare per ottenere qualcosa. Lo consiglio
alle persone molto curiose.
Scritto
da Irene Gigli I B
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