“Petra è il più bel luogo della terra non per
le sue rovine ma per i colori delle sue rocce tutte rosse e nere con strisce verdi e azzurre, quasi dei
piccoli corrugamenti, per le forme delle sue pietre e guglie, e per la sua fantastica
gola in cui scorre l’acqua sorgiva. Di
questo paesaggio ho letto una serie
infinita di descrizioni che però non riescono assolutamente a darne un’idea conforme al vero e sono sicuro che nemmeno io vi
riuscirei. Quindi tu non saprai mai che
cosa sia in realtà Petra, a meno che tu
non ci venga di persona”
Lawrence d’Arabia
Con queste parole Lawrence d’Arabia cerca di spiegare la bellezza di uno
dei luoghi più affascinanti e misteriosi della terra: Petra.
Petra si trova In Giordania: nell'antichità era una città
edomita e poi divenne capitale dei Nabatei. Verso l’VIII secolo fu abbandonata
in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali. Tuttavia anche se
le antiche cavità hanno ospitato famiglie beduine fino ad anni recenti,
fu in un certo senso dimenticata fino all'epoca moderna.
Le numerose facciate intagliate nella roccia, riferibili per la massima
parte a sepolcri, la rendono un monumento unico, che è stato dichiarato
Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 6 dicembre 1985. Anche la zona
circostante è dal 1993 parco nazionale archeologico.
La posizione e la disponibilità di acqua ne fecero un luogo adatto allo
sviluppo e alla prosperità di una città. Il luogo è accessibile solo da
nord-ovest, per uno stretto sentiero di montagna, e da est attraverso un canyon
lungo circa 1,5 km e profondo fino a 200 metri, il Sîq, che ospitava la
principale strada di accesso.
Le tombe di Petra sono scavate nei canaloni e sui fronti rocciosi delle
montagne, mentre l'area urbana, a causa della mancanza di vegetazione, è
caratterizzata da pietrame derivante dal crollo degli edifici, per cui roccia e
pietre sono visibili in ogni punto.
L'area di Petra è molto vicina al
Mar Morto e quindi alla Valle del Giordano, caratterizzato da un'intensa
attività tettonica, Il 19 maggio 363 d.c. , e poi ancora nel 419 d.c , nel 551 d.
c. e nel 747d.c. ebbero luogo terremoti
che danneggiarono la città e i suoi monumenti.
Oggi i turisti invadono Petra in
ogni stagione, e possono godere della bellezza della città anche di
notte tra stelle e candele
Atmosfere magiche si respirano a Petra al calar della sera: ecco
l’occasione per una cena alla corte dei Nabatei, senza dimenticare l’apertura
del Jordan Museum.
CURIOSITA'
Petra è l'unica città al mondo scavata interamente nella roccia e per
chi abbia voglia di conoscere i dettagli di una vita trascorsa nelle caverne
può leggere il libro Married to a Beduin, che racconta la
storia di una donna neozelandese di nome Marguerite la quale, negli Anni
Settanta, ha sposato un beduino e ha passato quasi 20 anni vivendo tra le
caverne di Petra.
Ancora oggi si raggiunge Petra a piedi o a cavallo. L'ingresso più
caratteristico è quello orientale, attraverso la lunga e profonda fessura delle
rocce, chiamata Sik (o Siq).
Alla fine del primo tratto di
questo lungo corridoio si intravede e poi si apprezza in pieno per la presenza
di un ampio spiazzo, uno dei più bei monumenti di Petra: il il Tesoro del
Faraone (il nome, di pura fantasia è stato inventato dai beduini), la cui
facciata è profondamente incisa nella roccia John Burgon, che divenne in
seguito decano di Chichester, in Inghilterra, scrisse:
“Trovatemi fuor d’Oriente un luogo che sia il pari,
una città vermiglia antica quasi come il tempo”.
Curioso invece, il commento , del cuoco italiano di Edward Lear,
Giorgio: “Oh signore, arrivammo in un mondo dove ogni cosa è fatta di
cioccolato, prosciutto, curry e salmone”.
Per molti secoli l’esistenza di Petra fu ignorata dal mondo occidentale,
ed essa restò meta esclusiva dei Beduini. Ma nel 1812 un giovane esploratore
anglo-svizzero, Johann Ludwig Burckhardt, penetrò nella città nascosta fra i
monti e tratteggiò in segreto rapidi schizzi delle meraviglie che vide.
Dopo la scoperta della città, nel 1812, altri esploratori svelarono al
mondo gli splendori di Petra. Due francesi, il conte Léon de Laborde e
l’ingegnere Maurice Linaut, giunsero sul posto nel 1826 e tracciarono romantici
ma precisi disegni dei suoi edifici.
Oggi Petra è una delle località più belle e affascinanti del mondo
grazie ai suoi segreti ancora da svelare.
Manolo Indiati 3B