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martedì 3 aprile 2018

LA PARTICELLA DI DIO



LA PARTICELLA DI DIO
LA FILOSOFIA DEL VIAGGIO NEL TEMPO:COSA E' ACCADUTO VERAMENTE IL 23 MARZO 2018? I BLACK HOLES E IL WORMHOLE

Dopo la morte di Stephen Hawking,il tema dei BLACK HOLES e del WORMHOLE ritorna sempre più predominante.

Il nostro pianeta vive in un Universo parallelo,e non è quello Primordiale.
 Esistono svariate galassie e svariati sistemi solari,noi siamo in uno di questi Universi.

Attraverso i Black Holes,esistenti nell'Universo,viene annullato il concetto spazio temporale come  noi lo conosciamo,e si disintegra ogni valico mentale,poiché entrando nella voragine scura,riusciamo a stabilire un contatto con una dimensione che vive insieme alla nostra,attraverso un flashback o un flashforward.

Ecco perché il tempo non esiste,poichè noi stessi siamo la dimensione parallela dell'Universo Primordiale,e quindi noi stessi siamo raggiungibili,attraversando il blackhole.

Questo dobbiamo attuare per comprendere l'Universo e la nostra esistenza,avere un'altra prospettiva del Pianeta Terra,con la consapevolezza che rappresentiamo il doppio di tante  dimensioni cosmiche, dove ognuna rispecchia il Continuum in flashback o in flashforward della nostra esistenza,duplicata nei portali dei Black Holes,in cui ognuno possiede diverse realtà spazio-temporali che permettono il viaggio nel tempo.

Attraverso queste teorie spazio-temporali possiamo comprendere cosa sia accaduto realmente il 23 marzo 2018.
Per spiegare ciò,completiamo il discorso dei BLACK HOLES attraverso la comparsa del WORMHOLE.
I Wormholes,sono dei tunnel temporali,delle scorciatoie che permettono di passare da un Universo all'altro in un minor tempo,rispetto alla velocità della luce,producendo dei salti temporali nel pianeta che entra nel WORMHOLE.

 Secondo la teoria della relatività generale di Einstein, più un oggetto si sposta velocemente, più vedrà il tempo scorrere lentamente. Se, per esempio, l'entrata di un wormhole resta immobile e la sua uscita si muove al 99.99% della velocità della luce, dopo 48 ore dall'entrata, saranno trascorsi soltanto 28 minuti all'uscita: ciò vuol dire che per chi è entrato,saranno trascorsi 28 minuti, ma l'universo circostante si sarà evoluto di 48 ore.
Questo è accaduto venerdì 23 marzo 2018. La Terra è entrata in un Wormhole procurando un salto temporale in avanti.Ciò è accaduto tra le 13.20 e le 14.20.

Pochi hanno potuto percepire questa esperienza.Ma perché è accaduto ciò?
I Ponti di Einstein-Rosen,così anche vengono chiamati i Wormholes,si generano nel nostro Universo per permettere alla
Terra di spostarsi in un altro Universo più velocemente,rispetto a quanto accadrebbe veramente.Il Wormhole permette di collegare due Universi,che dovendoli attraversare nel Cosmo,ci si impiegherebbero miliardi di anni,mentre col Wormhole,pochissimi minuti.

La Terra quindi,il 23 marzo 2018 è entrata in un Wormhole per raggiungere un altro Universo,in modo da non collassare nell'Universo precedente alla data suddetta che è collassato.
Di conseguenza la percezione del tempo muta,ma non è un viaggio nel tempo,quello avviene attraverso i Black Holes.

Quello che avviene attraversando il Wormhole,
è un salto temporale che accelera il viaggio da un Universo all'altro,per arrivare al giorno in cui la Terra entrerà nell'Universo Primordiale,creato attraverso la PARTICELLA DI DIO.

La Particella di Dio è un campo energetico invisibile che pervade l'intero cosmo. Detta anche Bosone di Higgs,questa energia misteriosa,avrebbe generato il Big Bang e quindi la Vita.
Da ciò deduciamo l'equivalenza:
BOSONE DI HIGGS:PARTICELLA DI DIO=ENERGIA INSPIEGABILE:DIO



EMANUEL BELARDINELLI
CATIA MORINI IIIE

venerdì 4 marzo 2016

Osservate le onde gravitazionali a 100 anni dalla previsione di Einstein


La teoria delle onde gravitazionali di Einstein del Novembre 1916, finalmente, ha avuto l’attesa conferma dopo un secolo, precisamente l’11 febbraio 2016. In realtà il 14 settembre 2015 i due strumenti dell’esperimento Ligo negli Stati Uniti hanno registrato un dato anomalo. Da quel momento sono iniziate le verifiche; e poi la notizia si è diffusa con la stessa velocità delle onde gravitazionali subito dopo la conferma definitiva degli scienziati. Le onde gravitazionali sono state prodotte nell'ultima frazione di secondo dalla fusione di due buchi neri, con masse pari a 29 e 36 masse solari. 
Ma cosa sono queste famigerate onde gravitazionali che hanno così sconvolto l’intero mondo della scienza e della fisica?
Le onde gravitazionali sono come piccole increspature del tessuto dello spazio-tempo che impregna tutto l’universo. Secondo Einstein la gravità stessa è dovuta alla curvatura dello spazio-tempo causata dalla massa. Le onde gravitazionali sono prodotte dal movimento di corpi dotati di massa nello spazio-tempo, come i pianeti o le stelle. Più gli eventi sono colossali ed emettono straordinarie quantità di energia, come il Big Bang stesso, maggiore è la grandezza delle onde gravitazionali e quindi (in teoria) è più facile captarle. Solo che finora con gli strumenti a nostra disposizione risultava praticamente impossibile riuscire a decifrarle perché noi stessi e gli strumenti siamo immersi a nostra volta nello spazio-tempo e veniamo coinvolti dalle sue oscillazioni.
La scoperta dell’esistenza delle onde gravitazionali non è solo conferma sperimentale della validità della teoria di Einstein, ma rivoluziona e amplia il mondo della fisica e della ricerca cosmologica. Per esempio finora lo studio del cosmo è stato realizzato solo attraverso i segnali emessi da stelle e galassie nello spettro elettromagnetico. L’esistenza delle onde gravitazionali ci permette di avere la possibilità di studiare l’universo in modo completamente differente. Oltre che «vederlo», saremo in grado anche di «sentirlo» nella sua essenza più fondamentale, lo spazio-tempo, due elementi che sono una cosa sola. E capire come e perché l’universo non solo si espande, ma sta addirittura accelerando la sua velocità di ampliamento. Arriviamo fino ad ipotesi fantascientifiche: qualcuno dice che potremmo trovare dei cunicoli vicino ai buchi neri, attraverso i quali si può viaggiare in vari universi.
Se possiamo avvalerci di questa scoperta dobbiamo ringraziare i 1.004 scienziati americani ed italiani che hanno lavorato insieme per darci questa magnifica notizia. E dobbiamo anche a loro un nuovo capitolo da studiare nel libro di scienze!

Giulia Longo e Natalia Bobrova. 3B