Le
persone,nascoste attraverso la teoria di Pirandello
LE
MASCHERE DELL’IO
Pirandello
descrisse la società dell’epoca attraverso la teoria delle maschere, ma è
ancora collegabile alla società attuale?
Luigi Pirandello, uno dei più famosi drammaturghi
italiani di sempre. Noto per le seguenti opere:
-
Il
fu Mattia Pascal
-
Uno,
nessuno, centomila
-
L’uomo
dal fiore in bocca
-
6
personaggi in cerca d’autore
Attraverso queste opere approfondì
lo studio della psicoanalisi.
Cos’è la psicoanalisi? Cosa studia?
La psicoanalisi è lo studio, o teoria, del proprio
“io” e dell’inconscio. Pirandello descrive ciò con la teoria delle maschere:
L’Io è la nostra personalità, la maschera che mostriamo
agli altri.
L’inconscio è la parte più celata della nostra anima. La nostra “identità
segreta”, castrata dalla società.
Le maschere di oggi
Questa teoria ci fa un po’ pensare alla società di
oggi, o comunque, può essere collegabile ad essa, con qualche differenza.
All’epoca di Pirandello la società pare che era esattamente come descritto nelle sue
commedie: se eri nascosto dalle maschere,eri considerato una persona vera, mentre se abolivi le
maschere e mostravi la tua vera personalità eri considerato “folle” perché
rivoluzionario.
E oggi?
Oggi ci sono varie tipologie di “maschere” che
descrivono la società attuale attraverso esse:
-
Il
falso: colui/colei che offre le proprie bontà, generosità
per i propri interessi, come l’essere popolare nella società, l’avere sempre
appoggi, l’essere amato nonostante la propria falsità.
-
Il
fifone: fifone si fa per dire, poiché questa paura è
riscontrata in molte persone, specialmente nelle persone con poca sicurezza,
autostima o semplicemente per un dato di fatto. Il fifone della società è chi maschera
la vera personalità con una falsa personalità, semplicemente per paura sociale
o di critica.
-
Il
doppiogiochista: chi fa il doppio gioco per i propri
interessi, spesso simili a quello del “falso”.
-
Il
ridicolo: il ridicolo della società, paragonabile al
“Ridicolo” di Pirandello, è chi prende alla leggera anche la più seria delle
cose, dando un senso banale alla vita finendo per essere disprezzato dalla
società.
-
Il
“senza maschere”: Il senza maschere è privo di maschere,
mostra la sua vera personalità, l’inconscio, spesso senza paura.
Come vedete, il Carnevale
non si festeggia solo a Febbraio, ma lo vivi tutti i giorni, questa è una
realtà terrificante. Tutto ha le sembianze di un teatro, il palcoscenico è la
tua vita, e gli spettatori non sono altro che le persone della tua esistenza,spesso
critiche del tuo lavoro.
E TU CHE MASCHERA SEI ?
ANNA
MARIA SPEZIALE
MORINI
CATIA
GIALLANZA
CRISTINA
D’AMICO
MARCO
IIIE