martedì 9 gennaio 2018

I P.O.D. SONO QUI


I P.O.D. (Perle di orrore e distruzione) sono  manufatti extraterrestri. La leggenda podica narra che ogni 5000 anni questi bizzarri manufatti vengono catapultati da qualche parte e vadano a finire su di un pianeta casuale; oggi loro si faranno rivedere, perché toccherà alla Terra.

Giorno: martedì, ore 13:15.

Nella città di Collon Fire, davanti alla scuola delle Mille Case,  le foglie sventolavano semi-attaccate agli alberi, la coltivazione del contadino Ocelot appariva  verde e giallo scuro; era tutto così stranamente calmo e freddo. Eppure durante l’ora di ricreazione si udì un botto tremendo che tutti in classe dimenticarono subito. Quando Arvin si affacciò alla finestra, vide uno strano cane marrone con le macchie grigie e occhi arancioni che fece marcia indietro dopo aver finito di ispezionare un cratere. “Devo saperne di più” disse il ragazzo sconvolto da cosa gli era capitato. Così appena uscito da scuola, lui e il fratello Daniel di un anno più piccolo, tornarono a casa. Arvin andò a chiamare i suoi due amici fidati: Lorenz, un riccone con i genitori nobili e Stefano, un ragazzino povero, umile e gentile. Spiegò ai compagni il perché li aveva chiamati, così presero tutto l’occorrente: una pala per scavare, del cibo (in caso avessero avuto fame) e dei soldi se fosse finito  il cibo. Subito dopo si diedero all’esplorazione. Arrivò la notte, tutti dormivano così nessuno poteva vederli. Si avvicinarono al cratere, entrarono e scoprirono che dentro c’era una perla gigante.  Arvin si sedette su qualcosa che sporgeva dal sottosuolo, iniziarono a scavare e ne trovarono un’altra;  ma questa era danneggiata, infatti si poteva vedere una crepa sopra. Improvvisamente essa iniziò ad abbozzarsi, i ragazzi scapparono via e lontani dal crepaccio. Una volta usciti la perla scoppiò e si creò un cratere poco più grosso, ma molto più profondo. Così i ragazzi scapparono via ognuno a casa propria e si misero a dormire. Il giorno dopo a scuola, Arvin non era riuscito a fare i compiti, ne tanto meno a seguire la lezione. Finita la giornata scolastica tornò a casa e cercò su Google: “Perle viola giganti”, ma non trovò risposta da nessuna parte. Poi però, la sua attenzione venne catturata da un post nel quale c’era scritto: “Ero con il mio cane Fido e ho trovato queste perle viola giganti, io so dirvi il loro nome, si chiamano P.O.D. che vuol dire “Perle dell’orrore e distruzione”. Sono delle perle che a contatto con un corpo vivente iniziano a creare dentro di loro bolle fino a scoppiare.” Finalmente Arvin capì tutto, il cane, lo strano comportamento della perla; gli era tornato tutto in mente. Ma quando uscì da casa per dirlo ai suoi amici, altre perle erano sospese in aria e una ad una scendevano giù per distruggere la Terra. Improvvisamente la perla più grande (forse il loro re) fissò Arvin, lui non sapendo cosa fare  tirò su di essa un secchio d’acqua e quando lo fece la perla rimase immobile e cadde a terra: si sentì un piccolo scoppio: dalle perla cominciò ad uscire melma e alla fine i P.O.D. se ne andarono e tutto si risolse. Tutte le perle cominciarono ad esplodere e finalmente il sole tornò  a splendere   nell’inconfondibile cielo azzurro del nostro pianeta: LA TERRA.


Alessandro Dimino 2B

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