venerdì 16 marzo 2018

L’isola deserta


                                                           
Ero il capitano di una barca a vela ed io e i miei compagni navigavamo in un mare molto profondo. Era ormai sera e l’acqua iniziò ad agitarsi sempre di più fino a quando avvistammo un vortice, così approdammo su un’isola deserta. Era spaziosa e piena di alberi di noci di cocco, banani e altri alberi di frutta tropicale: sembrava un’isola tranquilla. Ci allontanammo dalla riva e arrivammo al centro dell’isola dove trovammo una grotta. Appena entrati  vi era un tappeto di paglia ed oggetti di legno. Per la notte ci accampammo lì. Il giorno seguente l’alta marea era passata. Usciti dalla grotta trovammo alberi a terra, pozze d’acqua profonde e sassi enormi scaraventati dalle onde. Ad un tratto un albero lungo metri e metri cadde e schiacciò tutti i miei compagni, così rimasi da sola. Cercai di farmi spazio tra le pietre e tra i cespugli, e trovai noci di cocco e altri frutti tropicali , così li mangiai. Arrivata a riva la mia barca era sparita, anche se l’avevo fissata ad uno scoglio. Mi ritrovai intrappolata su quell’isola. Iniziai così a mettere in ordine  ciò che era successo: usai il legno degli alberi per costruire la mia casa e lo tagliai con un’ascia costruita con della roccia scalfita. Iniziai a prepararmi le scorte di cibo e iniziai a vivere la mia vita su quell’isola…
                                                                                                          Irene Gigli e Alessandro Crea 1C.

Nessun commento:

Posta un commento