lunedì 5 marzo 2018

L'automobilismo e la sua storia



L'automobilismo consiste nel gareggiare alla guida mediante un'automobile da corsa. Le gare si basano su  un regolamento tecnico  che varia a secondo della tipologia di competizione, in un autodromo o su un tracciato stradale chiuso alla circolazione. Il primo evento sportivo automobilistico avvenne il 16 luglio 1878, quando due veicoli a vapore si sfidarono in una corsa di circa 201 miglia organizzata presso le strade tra Green Bay e Madison, nello stato del Wisconsin (Stati Uniti d'America): i due piloti ovvero : Frank A. Shomer e Hans M. Farrand  guidavano un veicolo chiamato Oshkosh. Nel 1894 si eseguì la prima competizione automobilistica francese , organizzata dal giornale di Parigi "Le Petit Journal" sul tratto stradale Parigi-Rouen, che vide affrontarsi le De Dion-Bouton, le Panhard-Levassor, le Peugeot e le Benz & Cie. di Karl Benz mentre in quello stesso 1895 venne indetta la prima corsa italiana (18 maggio, Torino-Asti-Torino).  Il 1º maggio 1898 ci fu il primo incidente mortale nella storia dell'automobilismo sportivo, durante la Corsa del Périgueux. Nei fatti, il marchese Renaud de Montaignac de Chauvance, in gara con la sua Landry et Beyroux, urta la Benz Parisienne di De Montariol, tentando un sorpasso. Entrambe le vetture finirono nella scarpata laterale alla strada. De Montariol rimase illeso, mentre de Montaignac subì gravi ferite e morì tre ore dopo l’incidente. La prima competizione automobilistica "internazionale" fu la Gordon Bennett Cup, organizzata dal 1900 al 1905. Invece il primo Ovale fu costruito in Inghilterra a Brooklands nel 1907, il secondo,  più famoso, ad Indianapolis nel 1909, dove nel 1911 nacque la 500 Miglia di Indianapolis che si corre tuttora. L'Italia fu il secondo paese a chiamare la corsa "Gran Premio": la prima edizione ci fu nel 1921. Nel 1924 e si unirono anche Belgio e Spagna. Negli anni trenta si iniziarono a differenziare le automobili del Gran Premio dalle macchine Sport, con le varie case automobilistiche come Alfa Romeo, Auto Union, Bugatti e Mercedes-Benz che costruirono vetture da 600 cavalli. Il peso massimo era di 750 kg, limite in vigore dal 1934 al 1937. Un vero e proprio Campionato del Mondo per macchine da Gran Premio che premiava solo le Case fu organizzato per tre stagioni dal 1925 al 1927 e vide l'affermazione, in successione, di Alfa Romeo ('25), Bugatti ('26) e Delage ('27). Nel 1931 e 1932 fu istituito un Campionato Internazionale che il primo anno premiò Minoia (Alfa) e successivamente Nuvolari (anche lui su Alfa). Nel Gran Premio di Monaco del 1933, per la prima volta nella storia, la griglia di partenza fu determinata dai tempi di qualificazione. Le squadre già da anni erano differenziate dal colore della propria nazione. Francia – Blu (Blu di Francia), Italia – Rosso (Rosso corsa), Gran Bretagna – Verde ("British Racing Green"), Germania – Bianco e dopo Argento (Frecce d'argento), Belgio – Giallo, Giappone – Bianco, Stati Uniti d'America - Bianco con strisce Blu o Blu (Blu reale). Nel 1935 fu organizzato il primo "Campionato Europeo Grand Prix" per piloti, dove i migliori corridori si affrontavano in alcuni Gran Premi Europei.  La competizione durò fino al 1939, anno in cui iniziò il secondo conflitto mondiale, e fu sempre dominato da piloti e vetture tedesche. A Parigi nel 1949, la Federazione Internazionale (oggi la FIA) diede vita al primo Campionato del Mondo di Formula 1 per l'anno successivo. a quel momento  sono nate numerose categorie di corse automobilistiche: quelle a "ruote scoperte" (che oggi sono conosciute come vetture di Formula) e quelle a "ruote coperte" (come le vetture Sport Prototipo, GT, Turismo e da Rally). Tra le ruote coperte, oltre al Rally, il Granturismo si è evoluto con la WTCC (ex ETCC), il Deutsche Tourenwagen Masters (Campionato Tedesco di altissimo livello), i Challenge Ferrari e la FIA GT.

Dennis Evandri III C

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