giovedì 14 aprile 2016

La Droga in “mano” ai giovani


Drogarsi senza sapere di cosa!
L’abuso di sostanze stupefacenti nell’universo giovanile ha anche questo trend. Come emerge da studi condotti da alcuni istituti scolastici italiani, i giovani tendono ad assumere sostanze psicotrope senza sapere cosa siano realmente.
La novità di uno studio, condotto su 30 mila studenti di 405 istituti scolastici, riguarda proprio l’alto numero di ragazzi che utilizzano sostanze stupefacenti senza conoscerle né sapere quali siano gli effetti procurati da queste sostanze.
Il 56% circa di questi 30 mila ha assunto senza sapere cosa fossero sostanze per non più di due volte, ma il 23% di essi ha ripetuto l’esperienza più di dieci volte.
Il 53% di questi studenti ha utilizzato un miscuglio di erbe sconosciute, che si presentavano per il 47% in forma liquida e per il 43% sotto forma di pasticche o pillole.
Questo consumo ‘alla cieca’ coinvolge il 3% dei maschi e poco meno del 2% delle ragazze, soprattutto tra coloro che hanno utilizzato anche altre sostanze illecite di vario tipo.
I risultati di questi studi ci fanno riflettere… il mondo giovanile vive una condizione problematica e la cosa è anche un effetto della società che sta andando a rotoli per tanti motivi, e molti di questi sono a monte, nel mondo degli adulti, di quegli adulti governanti che non si curano di noi giovani, delle nostre carenze, dei nostri bisogni!

 Dal Monte Manuel, Susini Lorenzo, Macchia Cristian 3F

mercoledì 13 aprile 2016

CERCASI LAVORO


Al giorno d’oggi i giovani non trovano lavoro anche dopo anni di studio non riescono a trovarlo! Il nostro governo ci dice che il tasso di disoccupazione giovanile nel 2016 sta scendendo ma noi non crediamo sia possibile, perché molti giovani sono costretti a recarsi all’estero per trovare un’occupazione lavorativa. Un tempo bastava un semplice diploma perché si aprissero le porte del mondo del lavoro ma adesso non è più cosi, anche avendo una laurea risulta difficile potere ricoprire una qualche funzione lavorativa. La cosa, probabilmente, è legata anche ai processi di produzione, l’Italia ormai vende i suoi marchi di fabbrica all’estero e, così facendo, gli italiani perdono il lavoro, inoltre con l’uso di macchinari, ormai diffuso in ogni settore, il lavoro dell’uomo è del tutto minimizzato. Ai giovani disoccupati non resta altro che farsi mantenere dai genitori, che a loro volta vanno avanti con difficoltà, contando solamente su una pensione, in certi casi non tanto consistente a causa delle riduzioni fatte da parte dello Stato. Ci sono persone che pregano quotidianamente per trovare un lavoro, altri, invece, ce l’hanno ma non lo onorano, timbrano il cartellino e poi vanno a fare la spesa. Gli assenteisti irrispettosi andrebbero licenziati per dare posto ai giovani vogliosi di lavorare.             
Antonio Isaincu, Alessandro Scarlatti, Jacopo Forte 3A