domenica 7 febbraio 2016

La nostra salute è a rischio


Inquinamento atmosferico? Purtroppo si! L’uomo con le industrie, il riscaldamento e le automobili immette nell'aria gas nocivi come: ossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto, benzene, ozono e polveri sottili. Questo problema globale riguarda i paesi industrializzati e, soprattutto, le città dove c’è una maggiore presenza di popolazione e di attività umane. È proprio l’azione umana a richiedere maggiori fonti di energia, di mobilità e di sviluppo industriale, cioè a causare il cattivo stato dell’aria.
L’inquinamento atmosferico che, ultimamente, ha interessato la Cina è una vera situazione d’allarme, da “fine del mondo”! Nel Nord Est della Cina una nube grigia avvolge il paese, sono stati cancellati più di duecento voli, la visibilità è minima, alcune autostrade sono state chiuse; lo smog e le polveri pericolose hanno invaso l’atmosfera. Per fare qualche esempio, lo smog a Changchun nascondeva gli edifici, a Shenyang ha superato di quaranta volte il livello di sicurezza. Ma c’è di più, all’inquinamento dell’aria si aggiunge il surriscaldamento della terra.
In questi anni risulta che la temperatura media globale dell’aria e delle acque stia aumentando, causando lentamente lo scioglimento dei ghiacciai ed un notevole innalzamento del livello dei mari. Parlando di riscaldamento globale, alcuni scienziati affermano che se al Polo Nord il riscaldamento globale dovesse continuare a questo modo ancora per molto, prima della metà del secolo, il Mar Glaciale Artico sarà praticamente privo di ghiacci nei mesi estivi. In Antartide l’87% dei ghiacci si sono ritirati, moltissime città e molte isole del Pacifico potrebbero essere sommerse a causa dell’innalzamento del livello dei mari.
In Europa e in Italia (soprattutto nella zona meridionale) con l’aumento della temperatura si rischia: la diminuzione della portata dei fiumi, l’aumento degli incendi boschivi, una maggiore necessità d’acqua e un maggiore rischio di desertificazione. Ce ne siamo resi conto anche noi che quest’estate è stata estremamente arida e afosa ma la gravità sta nell’avere avuto un autunno caldo, come non mai. Nel mese di dicembre abbiamo assistito ad un forte aumento delle temperature, maggiori rispetto a quelle della media stagionale, in certe città del Sud Italia si è potuto anche andare al mare! Soltanto da pochi giorni è arrivato il solito freddo invernale.
Robert Orben dice: “C’è ora così tanto inquinamento nell’aria che se non fosse per i nostri polmoni non avremmo il posto per metterlo”. È tutta colpa dell’azione umana?... Ai posteri l’ardua sentenza!

Gaeta Martina


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