domenica 1 aprile 2018

IL BULLISMO



Il bullismo è usato su persone deboli o con qualche problema, come ad esempio avere qualche chilo in più.
I bulli,sono deboli e per farsi notare prendono in giro o picchiano una vittima qualunque.
Mia cugina è stata vittima di bullismo all’età di 12 anni, è stata presa in giro e picchiata da bulli, ogni giorno tornava a casa con lividi e lei per non fare scoprire niente diceva di essere caduta.
I bulli anche se sembrano cattivi e forti, in realtà adottano solo una maschera perché tutti coloro che prendono in giro,ragazzi o bambini non sono forti ma deboli!!
Esistono varie forme di bullismo come ad esempio il verbale,in cui si prende in giro soltanto parlando e poi c’è il fisico, in cui le vittime vengono picchiate.
Le vittime di bullismo si sentono deboli, io non capisco perché non dicono tutto ai genitori, ma essendo stata anche io bullizata verbalmente, mi rendo conto che è difficile dire tutto,anche se un giorno ho detto tutto.
Sono stata presa in giro per l’altezza, dicevano che ero troppo bassa, sinceramente me ne sono fregata, ma è difficile fare finta di niente mentre alle spalle ci sono persone che ridono di te.
Essere presi in giro o essere menati mi rendo conto che è brutto.
Alcuni suicidi sono causati anche dal bullismo, le vittime sono stanche di essere bullizzate e così desiderano smettere di vivere.

Sono stata vicina anche ad una mia amica che ogni giorno veniva umiliata e voleva suicidarsi,le sono stata vicino vari mesi,convincendola di dire tutto ai genitori e alla fine l’ho convinta,e così i genitori hanno preso provvedimenti.
Non si dovrebbe ridere, ma stare accanto alle vittime e aiutarle.
STOP AL BULLISMO!!!

AURORA SCACCHETTI
IIF


venerdì 30 marzo 2018

Le persone,nascoste attraverso la teoria di Pirandello


Le persone,nascoste attraverso la teoria di Pirandello

LE MASCHERE DELL’IO

Pirandello descrisse la società dell’epoca attraverso la teoria delle maschere, ma è ancora collegabile alla società attuale?


Luigi Pirandello, uno dei più famosi drammaturghi italiani di sempre. Noto per le seguenti opere:
-          Il fu Mattia Pascal
-          Uno, nessuno, centomila
-          L’uomo dal fiore in bocca
-          6 personaggi in cerca d’autore
Attraverso queste opere approfondì lo studio della psicoanalisi.

Cos’è la psicoanalisi? Cosa studia?

La psicoanalisi è lo studio, o teoria, del proprio “io” e dell’inconscio. Pirandello descrive ciò con la teoria delle maschere:
L’Io è la nostra personalità, la maschera che mostriamo agli altri.
L’inconscio è la parte più celata  della nostra anima. La nostra “identità segreta”, castrata dalla società.

Le maschere di oggi


Questa teoria ci fa un po’ pensare alla società di oggi, o comunque, può essere collegabile ad essa, con qualche differenza.
All’epoca di Pirandello la società pare che era esattamente come descritto nelle sue commedie: se eri nascosto dalle maschere,eri considerato  una persona vera, mentre se abolivi le maschere e mostravi la tua vera personalità eri considerato “folle” perché rivoluzionario.
E oggi?
Oggi ci sono varie tipologie di “maschere” che descrivono la società attuale attraverso esse:
-          Il falso: colui/colei che offre le proprie bontà, generosità per i propri interessi, come l’essere popolare nella società, l’avere sempre appoggi, l’essere amato nonostante la propria falsità.
-          Il fifone: fifone si fa per dire, poiché questa paura è riscontrata in molte persone, specialmente nelle persone con poca sicurezza, autostima o semplicemente per un dato di fatto. Il fifone della società è chi maschera la vera personalità con una falsa personalità, semplicemente per paura sociale o di critica.
-          Il doppiogiochista: chi fa il doppio gioco per i propri interessi, spesso simili a quello del “falso”.
-          Il ridicolo: il ridicolo della società, paragonabile al “Ridicolo” di Pirandello, è chi prende alla leggera anche la più seria delle cose, dando un senso banale alla vita finendo per essere disprezzato dalla società.
-          Il “senza maschere”: Il senza maschere è privo di maschere, mostra la sua vera personalità, l’inconscio, spesso senza paura.
      Come vedete, il Carnevale non si festeggia solo a Febbraio, ma lo vivi tutti i giorni, questa è una realtà terrificante. Tutto ha le sembianze di un teatro, il palcoscenico è la tua vita, e gli spettatori non sono altro che le persone della tua esistenza,spesso critiche del tuo lavoro.
      E TU CHE MASCHERA SEI ?

ANNA MARIA SPEZIALE
MORINI CATIA
GIALLANZA CRISTINA
D’AMICO MARCO
IIIE