Il Bhutan è un piccolo paese montano, schiacciato tra la Cina e l’India.
Più precisamente si trova sulla catena himalayana; la
capitale è Thimphu.
Secondo le statistiche del 1960, gli abitanti del Bhutan
erano 224mila e da allora la popolazione è più che raddoppiata: oggi sono circa
745mila abitanti. La scuola Drukpa ( una setta del buddismo tibetano) è la
religione ufficiale; le altre religioni praticate sono: l’induismo, l’animismo
e lo sciamanesimo. La lingua ufficiale è lo dzongkha, ma ci sono più di 17
dialetti e una seconda lingua ufficiale: l’inglese.
Il Bhutan non ha sbocchi sul mare ed è situato alle pendici
meridionali della parte orientale della catena dell'Himalaya.
Il clima dipende principalmente dalle varie altitudini del
Paese che lo influenzano in modo
decisivo. Ma parliamo meglio di questo Regno nascosto tra i monti!
Il Bhutan è stato eletto il paese più felice al mondo perché
primo nella classifica stilata in base al FIL.
I criteri presi in considerazione sono la qualità dell'aria, la salute dei cittadini, l'istruzione, la
ricchezza dei rapporti sociali. Se, secondo il PIL, questo è un Paese povero,
secondo il FIL, alcuni
anni fa, è stato considerato un Paese felice; anzi, uno dei Paesi più felici del mondo intero.
anni fa, è stato considerato un Paese felice; anzi, uno dei Paesi più felici del mondo intero.
Il vero problema è un altro: quanto è vera questa
affermazione? E quanto durerà questo regime pacifico? Ultimamente le
notizie che arrivano dal Bhutan sono tutt'altro che rassicuranti.
Il discendente di Jigme Singye Wangchuck, Jigme Khesar
Namgyel Wangchuck nel 2008, ha iniziato a promulgare leggi discriminatorie per le minoranze etniche
presenti all’interno del Bhutan. Infatti, chi non poteva dimostrare di avere
entrambi i genitori che vivevano nel Bhutan dal 1958 oppure che fossero
bhutanesi di origine, allora doveva lasciare il Paese entro 4 giorni. In quei
quattro fatidici giorni, più di 100.000
bhutanesi con origini etniche differenti lasciarono il Paese. In
seguito, fu introdotta una nuova legge che vietava al 90% dei credenti buddisti
di cambiare religione. Quindi, come può essere un Paese felice, se non si può appartenere
ad un’altra etnia o praticare un’altra religione?
Un altro fattore che ha portato dei gravi squilibri nella popolazione e ha minato la felicità degli abitanti è stata l'introduzione dal 1999 della tv in Bhutan.
Da quel momento si è registrato un incremento di brutte
abitudini tra la popolazione: divorzi, uso di stupefacenti, droghe… Ma,
soprattutto, la gente dedica meno tempo
a se stessa e ne passa di più a guardare
la tv. Come mai? COLPA DELLA TV!!!!!! Da quando è arrivata nel Bhutan, la gente non pensa più a meditare
ma a non perdere il proprio programma preferito.
Chissà quale sarebbe l’effetto, se al
contrario venisse proibito l'uso della TV nei
nostri Paesi?
Ultimamente, le acque del Bhutan (che in realtà non ci sono) sono state smosse da un avvenimento
inaspettato: la visita di Stato degli eredi al trono d’Inghilterra Kate e William. Tra incidenti
sexy (video non presenti su internet), cure agli elefantini e tiro con l’arco,
i due sovrani hanno contribuito a svelare agli occhi del mondo la presenza di
questo paese sconosciuto ai più. Sarà forse
questa visita a segnare un punto di non ritorno per il paese ? C'è forse da
aspettarsi, che sebbene le norme restrittive che regolano l'ingresso dei
visitatori (numero chiuso), dopo di loro, frotte di turisti arriveranno da ogni
parte del mondo per vedere quei luoghi solo perché diventati alla moda?
Tornerà mai
la pace nel Bhutan?
Natalia Bobrova 3B
Nessun commento:
Posta un commento