giovedì 12 maggio 2016

CON UN CHIP SUPERA LA PARALISI



Un uomo di 24 anni, Ian Burkhart, da paralizzato è riuscito a stringere una bottiglia ed a versarsi dell’acqua. Tutto grazie ad un chip  che controlla il sistema nervoso ed i movimenti dell’avambraccio e delle mani.
Nel 2010 il ragazzo da sportivo si è ritrovato sulla sedia a rotelle  con braccia e gambe paralizzate  per un incidente al mare. Si è spezzato i muscoli del collo sul fondale del mare. Il suo caso viene scelto per le sperimentazioni dal 2014.
Al ragazzo è stato impiantato un bypass neurale nella testa; in questo modo i ricercatori sono riusciti a superare il danno che aveva interrotto il passaggio di informazioni e aveva fermato ogni possibile movimento. Ian  con un po’ di esercizi è riuscito a muovere vari arti.  È riuscito ad allungare il braccio fino ad afferrare una bottiglia; con una  chitarra è riuscito a creare una piccola armonia  ed a muovere così le dita delle mani; infine ha persino mescolato lo zucchero.
Il momento sicuramente più commovente è stato quello in cui Ian ha compiuto il primo movimento: pochi attimi di esitazione ed inizia a  mettersi in moto. Gli esercizi sono serviti ed il ragazzo ora riesce a muovere gli arti. Per quindici mesi è stato seduto  sulla sedia ed ora è in grado di  alzarsi.
Quello che è stato in grado di fare il ragazzo dimostra che gli input registrati dal chip possono essere rispediti all’arto. Ignorando, quindi,  la lesione e permettendo i movimenti. La vera sfida ora dei ricercatori è quella di miniaturizzare tutta l’apparecchiatura sperimentata fino ad oggi.
Ian confessa di aver perso  anche la sensibilità con l'incidente  e che doveva guardare con gli occhi quello che stava facendo per essere certo di essere lui a prendere ed a muovere gli oggetti con la mano.  Non credeva a quello riusciva a fare con le dita. 
L'allenamento  è stato faticoso sì, ma alla fine, quello che conta, è che Ian ce l'ha fatta!

 Matteo Arena 3E


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