giovedì 18 gennaio 2018

Correva l’anno 1918



Cento anni fa l’Italia era coinvolta nel conflitto mondiale.
Un soldato ,sul fronte Italo-austriaco ,scrisse un resoconto di quello che stava succedendo.
16-01-1918

«Ancora freddo ed ora anche nebbia .Il cannone tuona giorno e notte sul Grappa, fortunatamente con qualche intervallo. A Pieve passano numerose truppe Inglesi che ritornano dal fronte verso i luoghi di riposo, sostituite da truppe fresche».
La fonte storica scritta ci racconta che faceva sempre freddo e c’era sempre nebbia , i soldati avevano paura di morire ed erano stanchi di vedere i loro compagni di guerra, feriti e spossati, ritornare dal fronte.
La vita in trincea era agli estremi, molti erano costretti a mangiare ratti o qualsiasi cosa avessero a disposizione . Stavano continuamente a sparare e gli unici momenti di pace li impiegavano a scrivere lettere ai famigliari.
Questo testo ci insegna che la guerra conduce l’uomo al caos e alla distruzione, fa emergere i peggiori istinti, non ha quindi effetti positivi e che l’uomo dovrebbe trovare un modo per evitarla.

Valerio Giovannelli III C




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