martedì 15 maggio 2018

Com’è l’educazione giovanile di oggi


L’EDUCAZIONE GIOVANILE
L’educazione giovanile di oggi è veramente “galante” come una volta? Qual è la verità?



Sicuramente molti di voi sanno che poco tempo fa un professore di Lucca è stato “bullizzato” da un gruppo di ragazzi liceali. Pare che l’uomo avesse 64 anni ed era tornato da poco a scuola perché ebbe vari ictus, e inoltre scelse quella scuola proprio perché la definì “più tranquilla”.
Ebbene, vi parlerò dell’educazione giovanile oggi.
Il “voi” presente nella maggior parte del testo è riferito agli adolescenti e teen-ager dagli 11 a 18 anni. (Le regole, però, valgono anche per chi è più grande)
Cominciamo dal fatto che molti di voi usano le parolacce e le bestemmie davanti agli adulti. Mi chiedo con quale coraggio voi riusciate a fare tale cosa, dato il fatto che:
- se quell’adulto fosse vostro genitore vi prenderebbe a sberle.
- se fosse un professore scriverebbe tale cosa sul registro, vi fulminerebbe con un’occhiataccia o semplicemente vi riprenderebbe.
Altra cosa che voi tendete a fare spesso è il non rispettare gli altri. E non serve che vi spieghi per filo e per segno questa cosa, alcuni di voi lo sanno alla perfezione e quasi meglio di me.
Il “rispettare gli altri” significa non parlare quando uno parla quindi cercare di ascoltarlo con attenzione. Chiacchierare durante la lezione può anch’esso significare di non rispettare l’altro. Insultare la gente a caso, e non aiutare chi non è in difficoltà significa non rispettare gli altri. Anche una cosa banale come riferirsi sempre con il pronome “tu” ai professori. “Rispettare, rispettare, rispettare ma alla fine non dobbiamo farlo sempre e per sempre!”, vi sto dando alla noia, vero? So già che molti di voi penserebbero a questa cosa mentre lo leggereste ma vi posso assicurare che questa affermazione è falsa. Voi dovete rispettare sempre, specialmente in pubblico, magari da soli potreste fare anche ciò che vi pare ma la gente e la società impongono regole ferree come la vita. E il “per sempre” beh, mi spiace per voi che volevate scamparvela ma per vostra (s)fortuna è obbligatorio. “Perché è obbligatorio? Non sei mica mia madre!”. E’ obbligatorio per varie motivazioni:
- essere educati spesso significa anche essere più maturi e fiduciosi di quanto solitamente si va a pensare
- rispettare gli altri significa rispettare se stessi e farsi rispettare senza usare mezzi termini come la violenza verbale e fisica.
Badate anche al fatto che non si rispettano solo le persone, ma anche tutti gli altri animali, le piante e l’ambiente. Può sembrare futile e molto banale ma in realtà conta eccome!
Insomma, dovete rispettare sempre! Non importa con chi vi troviate, dove state e cosa fate, il rispetto per gli altri può dare un piccolo ma grande miglioramento a voi stessi e agli altri. Queste cose fanno sì che dimostriate un’educazione adatta. Spero di aver inculcato bene nei vostri cervelli questa cosa e di aver migliorato un pò il vostro modo di pensare riguardo l’educazione con la mia opinione. Ci rivediamo nel prossimo articolo!

SPEZIALE ANNA MARIA IIIE

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