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mercoledì 28 marzo 2018

Le tue emozioni e la tua vita attraverso il suono di un pentagramma



Le tue emozioni e la tua vita attraverso il suono di un pentagramma
La musica e la sua bellezza

Cos’è la musica? Forse un insieme di melodie dello stesso genere, oppure testi scritti e semplicemente cantati?
Niente di tutto ciò, la musica infatti è un’arte  che viene espressa in vari modi.
Col passare degli anni mi sono ritrovata a vivere le mie giornate solo con la musica, il mio cellulare ed un paio di cuffiette. E’ incredibile come una cosa non materiale possa avermi colpita in modo così profondo, e a volte, aiutata.
Ebbene sì, forse questa è una delle cose più belle della musica, perché ti aiuta in vari momenti, difficili o divertenti, quando poi, una persona da sola non ci sarebbe riuscita.
Ci sono persone come me nel mondo che prendono la musica in modo molto serio, altri invece che pensano sia soltanto un qualcosa da usare solo per le feste o per quelle divertenti uscite tra amici. Ma io, posso ammettere che, tempo fa, non sapevo riconoscere quanto fosse bella la musica. Una canzone può essere collegata ad un ricordo, un momento triste o felice, può ricordarti una persona, oppure un periodo della tua vita. Puoi associarle a tutto.
Riconobbi l’importanza della musica soltanto 3 anni fa, ero ancora alle elementari ed avevo un periodo in cui sapevo soltanto ascoltare musica.
Iniziai a chiedermi se, andare a leggere il testo delle varie canzoni inglesi che ascoltavo, sarebbe stata una cosa carina, ed interessante. Come ora, continuo a preferire le canzoni  inglesi, poiché ho trovato molti artisti che eseguono canzoni fantastiche in cui riesco quasi a riconoscermi.

Quando vidi il testo della canzone di cui mi ero tanto innamorata mi sorpresi da sola.
Era incredibile il modo in cui un testo riesce a nascondere un unico e solo significato.
E quindi iniziai a farlo ogni singola volta che ascoltavo una canzone, eh sì, la cosa mi sorprendeva, mi interessava ed appassionava.
Tempo fa ebbi un periodo abbastanza buio, ero triste per vari motivi, non avevo voglia di fare nulla per la negatività che associavo alle cose, ma poi mi dissi fra me e me, perché non provare a rallegrarmi attraverso delle canzoni?
La cosa sembra strana per alcuni, ma sì, riuscii ad uscire dal quel periodo attraverso la musica, che infonde messaggi importanti. Ora come ora, non riesco a stare senza musica, è fondamentale per me, importante e preziosa, perché a volte sa darti la soluzione anche attraverso una melodia senza testo, basta soltanto capire cosa l’artista vuole infonderti, cosa vuole dirti e farti capire. Anche attraverso la vita trascorsa dall’artista, puoi capire cosa vuole dirti e darti;un messaggio. E perciò ho voluto raccontare questa mia quasi “esperienza” a voi.
         
MANCINI MAIRA   IIF

martedì 27 marzo 2018

La cucina italiana



La cucina italiana durante i secoli è cambiata molto, ed è stata influenzata dalla cucina: dell’antica Grecia, dell’antica Roma, bizantina, ebraica, araba e normanna. Con la scoperta del Nuovo Mondo furono introdotti ingredienti, come: patate, pomodori, peperoni e mais. La cucina italiana varia di regione in regione, infatti, grazie a questa caratteristica e non solo, viene collocata al primo posto tra le cucine più apprezzate del mondo. Un’altra caratteristica principale della cucina italiana, è quella di avere piatti semplici da preparare ma allo stesso tempo gustosi. Nella cucina italiana sono molto importanti quattro ingredienti: il vino, il formaggio, il pomodoro, l’olio d’oliva che viene usato al posto del grasso animale come fanno in molti paesi, inoltre in Italia è divenuto molto importante anche il caffè, specialmente l’espresso. La pizza come tutti sanno è il piatto principale italiano insieme alla pasta, e negli altri paesi vengono consumati molto questi due piatti. La pizza si differenzia in diversi tipi: la pizza bianca/focaccia, la margherita, la marinara, la diavola, la boscaiola, la quattro formaggi… 
Anche la pasta come la pizza si presenta in diversi tipi che sono: spaghetti, ravioli, tagliatelle, penne, farfalle… con questi tipi di pasta vengono preparate diverse ricette, e alcune di queste sono: pasta all’Amatriciana, fettuccine all’Alfredo, carbonara, spaghetti alle vongole, cannelloni con la ricotta, lasagna…
La dieta mediterranea è collegata alla cucina italiana, perché si basa sul consumo degli alimenti delle regioni e i paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo. Con il termine dieta mediterranea, si intende un modello nutrizionale ispirato all’alimentazione delle popolazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Gli alimenti della dieta mediterranea di cui privilegia sono: cereali, verdura, frutta, semi, olio d’oliva (grasso insaturo), vengono consumate in minor quantità le carni rosse e i grassi animali (grassi saturi), mentre il pesce e la carne bianca (pollame) vengono consumati di più rispetto alle carni rosse e i grassi animali. Gli stati che seguono la dieta mediterranea sono: l’Italia, la Francia, la Grecia, la Spagna, il Marocco, il Portogallo, Cipro, e la Croazia. Uno dei piatti dell’Italia che seguono la dieta mediterranea è la pizza, che è buona e sana perché appunto, rispetta tutti i dettami della dieta mediterranea e contiene i tre macronutrienti principali cioè carboidrati, proteine e grassi. I carboidrati di tipo complesso della farina sono la fonte nutritiva principale, seguita dai grassi e dalle proteine della mozzarella, il pomodoro che è fonte di vitamine e sali minerali, infine c’è l’olio d’oliva che è ricco di grassi insaturi “buoni”. Un altro piatto di cui parleremo è la pasta, che fra i carboidrati ha l’indice glicemico più basso, contiene pochissimo sodio e anche fibre, che sono davvero importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e dei tumori. I benefici della pasta cambiano a seconda del tipo, cioè se è con la semola tradizionale o con quella integrale. La pasta contiene la vitamina B, il potassio, e presenta una gran quantità di Sali minerali.
LA MIA OPINIONE:Secondo me la cucina italiana è la più importante, tra tutte le caratteristiche che ha da offrirci l’Italia, è molto amata appunto per la sua semplicità e la bontà di ogni piatto. Come abbiamo anche visto che oltre a essere buoni, ci offrono le vitamine necessarie. Quindi sì abbiamo il cibo come caratteristica italiana, ma possiamo beneficiare di molte altre caratteristiche italiane. Perciò se ad esempio qualcuno non ha mai mangiato nessun piatto italiano, gli consiglierei di farlo.  

Di Paola Ciuraru III A

lunedì 19 marzo 2018

IL TRIONFO DI BACCO E ARIANNA 2.0





Quant’è bella bocciatura,
che ti rincorre  tuttavia!
chi vuol esser promosso, lo sia:
di doman non c’è certezza.

Arte è brutta e Lingua pure
Sempre a scuola andiam scontenti
perché  crean delle scocciature,
sempre in classe  e mai  assenti.
Questi  alunni adolescenti
Son felici  tuttavia.
Chi vuol esser promosso, lo  sia:
che di doman non c’è certezza.

Questi lieti  bambinetti,
dall’ elementari arrivati ,
nelle aule li metti,
 son lì tutti impauriti  ;
or  saran bocciati
se non studian   tuttavia.
Chi vuol esser promosso, lo sia:
Che di doman  non c’è certezza.

Queste prof. anche hanno caro
da noi essere ingannate:
non puoi fare a 3  riparo
perché non lo vogliono le  ingrate:
ora, insieme studiate,
 tra libri e quaderni tuttavia.
Chi vuol esser promosso, lo sia:
 che di doman non c’è certezza.

A questa scuola, chi c’è dietro?
Il sommo e il grande nonché  Cerri:
così ebbro di donne e con lor concreto
un po’ in carne e pien di vita ;
almeno ride e gode tuttavia. 
Chi vuol esser promosso, lo  sia:
 che di doman non c’è certezza.

domenica 18 marzo 2018

Pescara: soccorrono degli automobilisti in panne e vengono massacrati



Sono stati individuati a Pescara, i due uomini causa dell’aggressione di domenica 25 febbraio 2018, lungo la Golena Sud, a Pescara. A pagare le conseguenze sono 3 vittime, un 30enne un 32enne e un 24enne tutti ricoverati in prognosi riservata.
Nei guai per il pestaggio sono finiti un 19enne romeno pieno di precedenti e un 17enne pescarese.
Il romeno è stato subito arrestato dagli agenti della Volante e il minorenne solo denunciato.
Sono ancora in corso le indagini per scoprire chi sia il terzo uomo che aveva preso parte all’aggressione.
Stando a quello che è stato raccontato da due delle vittime, loro si erano fermati per aiutare un gruppo di ragazzi che chiedevano aiuto per far ripartire la loro auto (una Audi TT) in panne: avevano bisogno dei cavetti per far ripartite la macchina.
 Erano circa le cinque del mattino.
I ragazzi si sono messi tranquillamente a disposizione ma quando la batteria era  abbastanza carica da far partire l’auto gli uomini del gruppo hanno iniziato a picchiare i ragazzi, che si erano accostati in loro aiuto, con una raffica di pugni.
Il 30enne è finito  a terra immediatamente ma hanno continuato a picchiarlo sulla testa fino a fargli perdere completamente i sensi.
Poi si sono dati alla fuga. I due appena ripresa conoscenza  coscienti hanno subito l’allarme.
Poco dopo è arrivato il 118 e la polizia a cui hanno raccontato  la loro versione dei fatti fornendo indicazioni per identificare gli aggressori e rintracciare la macchina.
Trattandosi di un modello molto raro, l’Audi è stata subito trovata e poi è stato dato l’allarme in via Orazio. Ma a bordo c’era solo il romeno subito riconosciuto dalle vittime.
Prima di essere arrestato, il 19enne era andato a schiantarsi contro uno spartitraffico.
I poliziotti hanno trovato e sequestrato nella macchina un manganello telescopico di ferro e un documento di una delle ragazze che faceva parte del gruppo.
Quindi per il 19enne è scattato subito l’arresto ed è stato rinchiuso immediatamente.
Poco dopo è stato fermato anche il 17enne. Le due ragazze del gruppo sembrano estranee all’aggressione.
Le forze dell’ordine non escludono che dietro tutto questo si nasconda un Knockout game cioè un gioco che consiste nel pestare senza motivo i passanti.                            
In quella zona, in passato, vennero registrati più casi come questo, soprattutto lungo la Golena. Infine i poliziotti sperano che si possano ricevere al più presto delle immagini utili dalle telecamere di sorveglianza.
                                                                                               Kevin Szewczyk 2^B


LA MORTE DI DAVIDE ASTORI




È già da un po’ di giorni che il mondo del calcio e non solo, è in lutto per la morte di Davide Astori, calciatore e capitano della squadra Fiorentina.
La mattina del 4 marzo la sua squadra si trova ad Udine perché deve  disputare una partita nel pomeriggio e Davide, che di solito è sempre il primo ad arrivare a colazione, quella tragica mattina non si presenta  all’appuntamento  e la società preoccupata invia un massaggiatore a controllare se è tutto apposto, ma dopo aver provato a bussare e vedendo che il calciatore non risponde, si allarma e chiama i proprietari dell’hotel per farsi aprire la camera. Appena entrati però trovano il corpo di Davide privo di vita.
L’ultimo ad aver visto il capitano in vita è il portiere della squadra, Sportiello, che ha giocato con lui alla play la sera precedente alla morte. Davide ha dimenticato  nella stanza  del compagno le scarpe e scrive poi al portiere che passerà  a prenderle la mattina dopo, ma non ci andrà mai perché la stessa mattina perderà la vita.
A causa della sua improvvisa morte, avvenuta per un arresto cardiocircolatorio, il povero calciatore non potrà crescere sua figlia di 2 anni e non potrà sposare la sua compagna.
Il 4 marzo in onore di Davide non è stata giocata nessuna delle partite in programma e le squadre Genova e Cagliari hanno ricevuto la notizia durante il riscaldamento e non hanno trovato la forza di giocare.
Nelle partite giocate quel giorno negli altri campionati è stato ricordato Astori con un minuto di silenzio, cosa che è successa poi in Champions ed Europa League e  nel  turno successivo di Serie A.
Sempre in Serie A  le squadre hanno giocato con la scritta “Ciao Davide” sulla maglia.
Le squadre con cui ha giocato più tempo, ovvero Cagliari e Fiorentina, hanno ritirato la maglia numero 13 in suo onore.
I  suoi tifosi hanno voluto onorare il loro capitano attaccando tutti i ricordi che avevano di lui tra cui sciarpe e magliette fuori dallo stadio e dopo due giorni di lutto i giocatori della Fiorentina con lo staff sono andati a rendergli omaggio  attaccando due sue magliette con gli autografi di tutti insieme ad un poster con la sua foto con sopra i tweet di tutti i giocatori.
In un evento tragico come questo, sono stati fatti applausi dalla tifoseria fiorentina nei confronti della squadra della Juventus che è arrivata direttamente a Firenze da Londra, dopo la partita con il Tottenham, per il funerale di Davide.
A fine funerale i tifosi fiorentini hanno onorato il capitano urlando “Davide uno di noi” e cantando l’inno della loro squadra, e  all’uscita della bara hanno lanciato fumogeni  viola.
Che dire questa notizia ha distrutto tutti noi che  non troviamo altre  parole se non solo.        
       
CIAO DAVIDE

Fabio Oliviero e Alessio Di Raimo 3^B


sabato 17 marzo 2018

L’immigrazione



I veri  responsabili siamo stati  noi

Ad oggi sentiamo spesso parlare di razzismo no? Insomma sui social , ai telegiornali ,tra persone, non è proprio una novità.
Con il termine “razzismo” indichiamo il disprezzo, la diffidenza nei riguardi di persone con caratteristiche fisiche e culturali diverse da loro.
In Italia , per esempio, c’è una forte immigrazione. Alcuni italiani hanno un atteggiamento aggressivo nei riguardi degli immigrati poiché vedono in loro tutti i problemi della società.
Ma è giusto questo atteggiamento?
Bisogna ricordarsi che i veri artefici della tragica situazione africana sono stati proprio gli europei che si sono spartiti questo continente  quasi come fosse un panettone.
Sfruttando così gran parte delle loro risorse senza farli crescere a livello economico.   
Gli europei , inoltre, hanno costituito paesi nei quali convivono etnie con usi , costumi e tradizioni differenti. Tutto questo ha causato e continua a causare guerre e miseria. Le popolazioni che vivono in paesi del genere sono costrette ad emigrare per cercare posti migliori dove vivere. In conclusione prima di criticare il loro modo di vivere dovremmo considerare il nostro e il loro passato e pensare ai motivi che spingono tali persone ad abbandonare il loro paese d’origine. Quello che vediamo oggi sono solo gli effetti di fatti storici iniziati tanti anni fa e innescati dall’atteggiamento irresponsabile di chi viveva nel vecchio continente.

Di Isabella Gogorita III C





Riccardo Marcuzzo



Grande successo del cantante di “Amici”
Riccardo Marcuzzo è un  cantante  che ha cominciato la sua carriera ad amici 2016, programma condotto da Maria de Filippi, in cui è arrivato secondo al serale .Lui è nato a Segrate in provincia di Milano il 04\02\1992, ha un fratello e una sorella, il fratello si chiama Luca e la sorella Francesca. Riccardo in arte Riki ,sin da piccolo si avvicinava al mondo della musica come ha raccontato ai casting della sedicesima edizione del talent show . Il 19 maggio 2017 è stato pubblicato il suo primo EP  perdo le parole composto da 7 brani: polaroid, sei mia, perdo le parole, balla con me ti luccicano gli occhi, replay, diverso. Perdo le parole è arrivato in cima alla classifica degli album più venduti in Italia. L’undici agosto 2017  è stato pubblicato sul suo canale youtube il videoclip di balla con me con la partecipazione di Andreas Muller e la modella Ella Ayalon.Il 20 ottobre del 2017  esce il suo secondo EP Mania. Composto da 12  brani ed è stato certificato dico di platino dalla FIMI per le oltre 50 mila copie vendute.    

Di Manuel Zandoli e Alice Pagliarini I B

venerdì 16 marzo 2018

ARTE o VANDALISMO?


Avete mai visto per strada, in centri abitati o in qualunque altro posto strani disegni che raffigurano oggetti, pensieri, figure umane, scritte buffe, disegni simpatici e ghirigori colorati che esprimono allegria, ci sono a volte segni fatti su segnali stradali, treni e in altri posti in cui mettono a disagio la gente e che sporcano. In molti pensano che questi disegni siano meravigliosi come l’arte, lo pensi finchè non ti sporcano i muri di casa, altri pensano che sia solo un loro passatempo per rovinare le città.
Questa storia è cominciata a New York nel 1970 nei quartieri periferici degli afroamericani, questi giovani usavano queste scritte per descrivere la loro rabbia negli anni per la lotta per avere i stessi diritti dei bianchi, ma col tempo ha perso il suo vero scopo che aveva alle origini. Si dice che queste persone dipingono le città per far incuriosire i turisti, esprimere la loro fantasia e per colorare le città grigie.
Mai confondere i Writers con i Vandali perché, a differenza dei vandali che sporcano monumenti, i Writers rispettano l’ambiente e non sporcano monumenti, chiese, e qualunque altro ambiente importante, infatti i loro graffiti possono essere detti arte. I Writers non scrivono parolacce e non disegnano per rovinare.
Queste forme artistiche vengono accompagnati dal movimento hip hop nato sempre a New York nel 1970 e anche se può sembrare divertente andare in giro di notte con una bomboletta e una bandana in testa ricordate di non farlo perché pulire ha dei costi.

Savini IB

L’isola deserta


                                                           
Ero il capitano di una barca a vela ed io e i miei compagni navigavamo in un mare molto profondo. Era ormai sera e l’acqua iniziò ad agitarsi sempre di più fino a quando avvistammo un vortice, così approdammo su un’isola deserta. Era spaziosa e piena di alberi di noci di cocco, banani e altri alberi di frutta tropicale: sembrava un’isola tranquilla. Ci allontanammo dalla riva e arrivammo al centro dell’isola dove trovammo una grotta. Appena entrati  vi era un tappeto di paglia ed oggetti di legno. Per la notte ci accampammo lì. Il giorno seguente l’alta marea era passata. Usciti dalla grotta trovammo alberi a terra, pozze d’acqua profonde e sassi enormi scaraventati dalle onde. Ad un tratto un albero lungo metri e metri cadde e schiacciò tutti i miei compagni, così rimasi da sola. Cercai di farmi spazio tra le pietre e tra i cespugli, e trovai noci di cocco e altri frutti tropicali , così li mangiai. Arrivata a riva la mia barca era sparita, anche se l’avevo fissata ad uno scoglio. Mi ritrovai intrappolata su quell’isola. Iniziai così a mettere in ordine  ciò che era successo: usai il legno degli alberi per costruire la mia casa e lo tagliai con un’ascia costruita con della roccia scalfita. Iniziai a prepararmi le scorte di cibo e iniziai a vivere la mia vita su quell’isola…
                                                                                                          Irene Gigli e Alessandro Crea 1C.

giovedì 15 marzo 2018

HOCKEY SU PRATO



Uno sport diverso dagli altri
Tutti noi conosciamo molti sport come: il calcio, il tennis, il nuoto e molti altri ancora ma questo articolo riguarda uno sport che a mio parere molti ragazzi della mia età non conoscono molto bene, lo sport a riguardo è HOCKEY sul PRATO. Non è come l’hockey sul ghiaccio perché il campo su cui si gioca non è ghiaccio ma tradizionalmente prato e in caso di brutto tempo si gioca su dei campi interni di gomma. Nella nostra scuola, giorni fa,  è venuto a parlare il campione di questo sport cioè Andrea Corsi. Lui ci ha raccontato molte sue esperienze avvenute negli anni e molte possibilità che gli ha offerto per esempio il viaggiare nel mondo per le varie gare dove lui ha partecipato. L’hockey sul ghiaccio, come ci ha spiegato, si gioca con una mazza specifica e una pallina molto simile, per esempio, a quella da golf. Questo è uno sport antico e ci giocavano i bambini con strumenti che possiamo definire antenati di quelli di oggi. Ovviamente non è uno sport così facile ma con passione e impegno può diventare uno sport non così tanto difficile. L’obiettivo di questo sport è mandare la pallina nella porta per segnate più punti. Si gioca con due formazioni di 11 giocatori per squadra e in panchina 5 elementi e può essere giocato sia da ragazzi che da ragazze.

Di Marta Liguori, immagini a cura di Alice Pagliarini

LE COSE CATTIVE DEL MONDO




LE COSE CATTIVE DEL MONDO
IL MONDO
LA MALVAGITA’ DELL’UOMO
Il mondo. Questa semplice parola può far ragionare molto. Se oggi si pensa al mondo sicuramente non si ha un ottimo pensiero. Infatti oggi nel mondo, ci sono malattie che causano la morte,ma anche le guerre, la violenza e la droga mietono sempre più vittime.
TUTTE COSE ORRENDE!
Analizziamole.
Le malattie  si possono avere sin dalla nascita oppure attraverso l’inquinamento,infezioni virali e gas nocivi. Molte malattie sono incurabili e ancora oggi i medici stanno cercando le cure per risolvere questi casi difficili.
Le guerre, invece, dimostrano la malvagità dell’uomo. Tutti quanti vogliono governare il mondo ma nessuno ci riesce. Queste cose causano tra i popolI,MALVAGITA’.  
La violenza, si sta sviluppando in  questi ultimi anni, con femminicidi e stupri,ma anche con bullismo e violenza sui più deboli.
L’ultima cosa riguarda il fumo e la droga che si manifestano nei ragazzi senza una vita, che si vogliono far del male da soli.
Insomma, questo è il mondo.
AIUTIAMOCI A CAMBIARLO!
GRAZIE

SAMUELE STIGLIANO IIF

mercoledì 14 marzo 2018

Marte



Analizziamo le sue caratteristiche e le probabilità di raggiungerlo
MARTE: Riusciremo a toccare il pianeta rosso?
Vediamo insieme le missioni future e passate che lo coinvolgono
Prima di tutto dobbiamo capire che cos’è Marte: ossia capire le sue caratteristiche.
FORMAZIONE GEOLOGICA DELLA SUPERFICIE
Chiamato anche il Pianeta Rosso, a causa del suo colore caratteristico, nonostante le temperature medie basse è il pianeta del Sistema Solare più simile alla Terra.
La sua superficie presenta vulcani, valli, calotte polari e deserti sabbiosi, ma anche formazioni geologiche che ci suggeriscono la presenza di acqua in un lontano passato.
SPEDIZIONI
Numerose sono state le spedizioni verso Marte svolte da:Unione Sovietica, U.S.A., Europa e Giappone.
Purtroppo circa i 2/3 delle missioni sono risultate degli insuccessi a causa di vari inconvenienti tecnici e perdite.
Anche per questo il pianeta conserva il suo fascino e mistero che ci affascina tanto.
VITA SU MARTE
Le probabilità di trovare tracce di vita sono molto ridotte, tuttavia se fosse confermata la presenza di acqua in passato, aumenterebbero le probabilità di trovare tracce di una vita passata.
Per adesso siamo certi della presenza di microrganismi (batteri, ecc…) nel passato del pianeta.
Nel passato, infatti, le condizioni erano ideali per la formazione di una forma di vita come i microrganismi.
MISSIONI IN CORSO
I  due rover lanciati dalla NASA, Spirit e Opportunity, raggiunsero il suolo marziano nel 2004.
Tra le scoperte la possibilità della presenza di acqua nel passato.
Nel 2010 si persero i contatti con Spirit, mentre Opportunity è attualmente ancora attivo.
Nel 2012 atterrò Curiosity, il maggiore per dimensioni e complessità tecnologica, con l’obiettivo di scoprire la capacità passata e presente del pianeta di sostenere la vita.
La sonda ha trovato acqua, zolfo e altre sostanze dal suolo marziano.
L’Esa (Italia) ha lanciato nel 2016 le sonde Trace Gas Orbiter e il Lander Schiaparelli, parte della missione ExoMars di cui l’Italia primo finanziatore.
MISSIONI FUTURE
Nel 2018 è prevista la sola missione statunitense InSight, per condurre uno studio approfondito sulla struttura del pianeta.
Nel 2020 vi saranno molte più missioni da parte di agenzie, private e pubbliche.
Tra cui ExoMars, che sarà il primo con le capacità di poter perforare il suolo fino a 2 metri in cerca della vita.
L’agenzia spaziale cinese invierà una sonda più complessa  con dotazione un radar  per mappare la crosta marziana fino ad una profondità di 400 metri.
L’esplorazione con equipaggi su Marte è stata considerata come obiettivo a lungo termine dagli Stati Uniti attraverso il Vision for Space Exploration nel 2004 annunciato dall’allora Presidente George W. Bush e sostenuto successivamente da Barack Obama e Donald Trump.
A proposito la NASA attraverso una cooperazione ha iniziato il progetto Orion la cui missione prova è programmata per il 2020 verso la Luna per poi intraprendere il viaggio verso Marte.
L’ESA invece prevede di mandare astronauti su Marte nel periodo tra il 2030 e il 3035.
Siamo davvero così vicini alla conquista di Marte?

KATIA MORINI  III


La nevicata del 2018


LA NEVE
La neve, come si forma, che cos’è, le nevicate romane più famose e i rimedi contro essa.
Che cos’è?
La neve è una precipitazione atmosferica che si forma nelle temperatura sotto lo 0. E’ un’acqua ghiacciata e cristallina difatti al microscopio si vedono i così detti “fiocchi di neve”.
Come si forma?
La neve si forma principalmente nell’atmosfera alta.
Tramite la brina, che passa dallo stato stato gassoso a quello solido e aumentando di peso scende fino a terra.
Le nevicate più famose ricordate a Roma
Febbraio 1986 – si ricorda per accumuli di neve alti qualche centimetro, non durò molto a lungo, difatti si sciolse in pochi giorni.
Febbraio 1956 – altro evento meteorologico ricordato da molti romani per il fatto che la neve fu alta quasi 1m, viene ricordata anche perché fu uno degli inverni più lunghi e faticosi di tutto l’anno.
Rimedi contro la neve
Nonostante la neve sia molto apprezzata da adolescenti,bambini, e adulti, causa molti disagi per i trasporti e per la propria salute.
Qui vi consiglio dei rimedi naturali e sperimentati contro I malanni  che spesso a causa del troppo freddo,o per impudenza e tanti altri motivi danneggiano il nostro organismo.
 I rimedi naturali sono i classici e i seguenti: mangiare frutta verdura e assumere sali minerali; se non vi piacciono potete sempre bere i succhi di frutta e/o yogurt,avere un abbigliamento adeguato e bere tisane, tè e/o latte con miele.
Rimuovere la neve e il ghiaccio – La neve può essere molto pericolosa, specialmente in strada. Si possono rischiare cadute, incidenti stradali a causa del ghiaccio. In questi casi come bisognerebbe intervenire? Semplice:
per prima cosa bisogna assolutamente evitare, in un modo o nell’altro, che la neve si accumuli. Si potrebbe spazzare ogni 2 ore circa anziché spalare il tutto alla fine della nevicata.
Se la neve è troppa o comunque le condizioni non sono adatte, beh, niente paura! Si può sempre spalare (anche se è una faticaccia…)con una pala, possibilmente con punta metallica.
Se avete cani o gatti, procurate loro una cuccia con le sembianze di una casa, se in caso non potreste lasciarli dentro.

Mi raccomando, non siate troppo disagiati, c’è sempre un pupazzo di neve che vi è amico in un tempo del genere.

Questo articolo è stato felicemente scritto in onore della nevicata di Ardea nel giorno 26/02/2018.
Anna Maria Speziale IIIE


domenica 4 marzo 2018

Ultimo a Sanremo il 9\02\2018 vince nelle nuove proposte.



Ultimo a Sanremo il 9\02\2018 vince nelle nuove proposte.

La canzone in se per sé è carina, perché il testo cerca di spiegare la difficoltà di rimanere nel posto dove non è molto gradito, affrontandolo con il ballo delle incertezze anche se la ragazza che gli piace non lo guarda.
Questo impedisce a lui di esprimere i suoi sentimenti.
Lui prova ad affrontare questo scontro andando al ballo e affrontandola.
Alla fine, stufo della situazione, cerca in tutti i modi di impressionarla non riuscendoci, ma andandosene vittorioso e  felice di averla affrontata anche senza avere risultato.
La canzone sta diventando un vero Hit.
ASCOLTATELA!
ASCIOLLA CHIARA  IIIE

I PIU’ FORTI FANNO LA DIFFERENZA



I PIU’ FORTI FANNO LA DIFFERENZA
I  GIOCATORI SIMBOLO NELLA STORIA DEL CALCIO
I TOP 5
  
Ci sono dei giocatori che penso siano e lo saranno per sempre i più forti, i più importanti, i più eroici,nella storia di tutto il calcio.Io ancora  non ero nato ma ho visto  vari video. Il primo giocatore è un vero campione, e si chiama Yuri Djorkaeff ,ed è stato un centrocampista molto bravo, e fu lui che per la prima volta fece la rovesciata,da nessuno ancora mai eseguita. Lui è abbastanza alto,circa 1.85 con capelli castani ed occhi scuri.
Il secondo giocatore è Diego Armando Maradona,lui giocava nel Napoli  e ha fatto 115 goal in soli 2 anni. Lui faceva l’attaccante , smarcava  tutti e segnava sempre. Ha capelli neri e ricci, e occhi marroni.
il terzo giocatore è Pelé, lui aveva un vero talento per il calcio, ha fatto tantissimi goal, lui era un bambino adottato, la sua famiglia era povera ,poi per aiutarli economicamente,incomincio a giocare a calcio diventando ricchissimo e famosissimo in tutto il mondo. Era mulatto,capelli neri e corti e occhi maroni.
Il quarto giocatore è Van Basten ,e lui invece è il giocatore che ha fatto il goal più bello di tutti i tempi,ha segnato da fuori area di “scorpione”.Ha capelli castani lunghi ed occhi marroni.
L’ultimo giocatore cioè il quinto, è Roberto Carlos,lui è un giocatore particolare, perché le punizioni invece che dal lato sinistro della palla o dal lato destro,le eseguiva tirando in verticale e tirava ad una potenza di circa sessanta all’ora. Tutti questi giocatori hanno un talento, ed ora hanno circa 50 anni.Loro sono veri calciatori,i più forti.    
   
SAMA’ SIMONE IIF


sabato 3 marzo 2018

Milva, standing Ovation il picco di share più alto di Sanremo



STANDING OVATION; IL PICCO DI SHARE PIU’ ALTO DI SANREMO
MILVA:60 ANNI DI CARRIERA
LA VOCE CHE NON TRAMONTA,IL PREMIO ALLA CARRIERA
Questa grande interprete,artista,cantante non solo importante in italia,ma la più importante all’estero che ha dato tutta la sua vita all’arte e al pubblico,ha avuto  il 9/2/2018 dall’Italia,il massimo riconoscimento musicale,il premio alla carriera a SANREMO.
Milva ha cantato i più grandi compositori e poeti di tutto il mondo(Brecht Piazzolla Morricone Vangelis Theodorákis Berio Battiato Faletti Alda Merini Mikroutsikos Strehler)  e con quattro medaglie e onorificenze tedesche,francesi,italiane,greche e giapponesi,è e sarà per sempre la più ammirata fra tutte,colei che ha cantato nei maggiori teatri di tutto il mondo.
Il 9/2/2018 Milva,essendosi ritirata dalle scene musicali nel 2010 per importanti problemi di salute,ha delegato la figlia Martina Corgnati a ritirare il premio.
Ecco il messaggio che Milva ha voluto dedicare a tutti noi,letto dalla figlia durante la serata di Sanremo del 9/2/2018:
LA LETTERA DI MILVA
“Sembra ieri, io ragazzina appena su questo enorme palco. La mia carriera… che favola meravigliosa!
Quando hai l’opportunità di esibirti sui più importanti palcoscenici del mondo, dalla Scala al Piccolo Teatro, dallo Chatelet all’Opéra di Parigi e ancora la Konzerhaus di Berlino, la Suntory Hall di Tokyo e per ben 15 volte in questo grande tempio della musica che è Sanremo, arriva un momento in cui, costretta a fermarti, ti interroghi sul senso di questo continuo vagare.
Mi viene in mente un pensiero del mio grande maestro Giorgio Strehler:
So e non so perché faccio teatro ma so che devo farlo, facendo entrare nel teatro tutto me stesso, con quello che penso e credo sia vita”.
C’erano tante me stessa ancora irrisolte in quel famoso Mare nel Cassetto del mio primo Sanremo, nel 1961.
Per quasi due decenni la mia presenza al Festival è stata assidua: Canzone, Un Sorriso, Da troppo tempo, tutti brani che ho sempre portato con me in tour e concerti.
Ma non era abbastanza: sono diventata l’artista impegnata che ha prestato la voce e il corpo ai personaggi brechtiani esaltati dal genio di Strehler, da Giorgio, che mi ha insegnato quanti sacrifici deve fare un’artista. E sono diventata la musa dei tanghi appassionati di Piazzolla. Ho cavalcato le difficili dissonanze di Luciano Berio. Ho avuto l’onore di interpretare la struggente anima dei grandi maestri greci: Vangelis, Teodorakis, Mikroutsikos. Sono stata l’interprete di tanti autori tedeschi che mi hanno donato la loro lingua e il pubblico tedesco.
Se chiudo gli occhi, li vedo tutti qui: l’irriverente Jannacci che mi ha dedicato La Rossa, l’amico Franco Battiato che mi ha regalato tre album di sue splendide canzoni, Alda Merini di cui ho cantato le folli poesie d’amore, il dolce Giorgio Faletti a cui devo l’ultima partecipazione a Sanremo con The show must go on e un intero album con testi originalissimi.
A loro il mio grazie più sentito per questo scambio artistico e umano.Gli anni sono fragili gigli di carta, bisogna riempirli bene. Ai giovani voglio dire questo:
Gli artisti spazzano via la polvere dalla vita degli uomini ma perché accada l’arte deve essere continua ricerca. Bisogna studiare, attingere dal passato e modellare il sentimento, le emozioni e il gusto del presente”.
Voglio ringraziare il mio adorato pubblico, così fedele in tutti questi decenni nel sostenermi da commuovermi.
EMANUEL BELARDINELLI

venerdì 2 marzo 2018

Mettersi i guantoni IL KICK-BOXING



Mettersi i guantoni  IL KICK-BOXING

Uno sport che aiuta a sfogarsi
Consiglio a tutti coloro che non hanno modo di sfogarsi oppure vittime di bullismo,di praticare questo sport. Il kick-boxing infatti è uno sport basato sulla difesa e sullo sfogo.
Io non sono vittima di bullismo ma essendo una persona sensibile,non mi sfogo benissimo e quindi il 3 maggio del 2017 i miei genitori decisero di iscrivermi ad una scuola di kick-boxing e da quel giorno in poi non ero più la ragazza sensibile che non riusciva a sfogarsi.
Questo sport richiede molti sforzi fisici ma anche mentali, ad esempio il mio maestro quando mi alleno, sapendo che il mio idolo è Mike Tyson, vedendomi arrendere durante l’esercizio faticoso mi dice:<<Pensa che facendo questo allenamento potrai diventare come il tuo idolo>>e questa semplice frase mi aiuta a non mollare MAI.
Ricordo ancora il mio primo giorno in palestra, ero ansiosa perché avevo paura di prendere qualche cazzotto in faccia ma fu tutto l’esatto contrario.Il primo giorno,il maestro mi fece combattere con due maschi e li misi inaspettatamente KO e questo fu il mio primo giorno di SFOGO.
Alle elementari mi prendevano in giro per la mia altezza, perché ero bassa e mi tenevo tutto dentro,fino al giorno del mio primo allenamento di kick-boxing
L’allenamento dura un’ora dalle 18:30 alle 19.30 e quell’ora è faticosissima!!!!

SCACCHETTI AURORA IIF


Esistono molte mete turistiche al mondo, ma quali sono le meno visitate?



LE 5 METE TURISTICHE MENO VISITATE

Esistono veramente mete turistiche di cui non ne sappiamo l’esistenza e/o sono meno visitate?


5) Moldavia
E’ situata nell’Europa dell’Est, fra Ucraina e Romania e difatti le lingue principali sono il moldavo e il romeno.
La moneta nazionale è il Leu moldavo.
Strano ma vero, la Moldavia conta all’incirca 7.000 turisti all’anno, questo perché è il paese più povero d’Europa.
Anche se da ciò sembra che non conferisca niente di buono in realtà è un paese che varrebbe la pena visitare.
Se siete buongustai e amanti del vino,la meta principale sono i sotterranei di Cricova: la più grande cantina di vino nel mondo.
Se siete amanti delle cattedrali e dei musei potete visitare Chișinău, la capitale.
Può rientrare nell’essere una meta turistica low-cost.
4) Isole Marshall
Sono situate nel continente Oceanico e confinano col mar Pacifico del Nord.
Le lingue ufficiali sono il marshallese e l’inglese. La moneta nazionale è il dollaro statunitense.
Conta 6.000 turisti all’anno, pare non siano visitate per vari motivi: gli Stati Uniti d’America hanno testato su queste isole varie armi nucleari e a causa di ciò hanno tolto i collegamenti con queste isole, già molto isolate.
I punti meta di queste splendide isole sono Majuro: se siete amanti del mare potreste provare le immersioni subacquee, oppure visitare le lagune.
Atollo di Bikini: splendida spiaggia tropicale e altro punto per le immersioni subacquee.
3) Tagikistan
Si trova nel continente asiatico, confina con l’Afghanistan, la Cina, il Kirghizistan e l’Uzbekistan. La lingua ufficiale è il Tagico ma viene parlato anche il russo.
Contano all’anno circa 4.000 turisti. Le principali motivazioni di così poco turismo è il fatto di essere un paese con poche vie di collegamento, per l’alto costo del viaggio ma anche per la scarsa economia del paese.
Tuttavia le mete turistiche offrono molto.
Dušanbe: capitale del Tagikistan, offre spettacoli nel teatro d’Opera e il Balletto Ayani. Vari musei e istituzioni scolastiche.
Chujand: conosciuta per un insediamento greco fondato da Alessandro Magno.
2) Isole Kiribati
Si trovano nel continente Oceanico e non hanno confine se non con l’oceano Pacifico.
La moneta nazionale è il dollaro australiano. Contano 3.900 turisti all’anno circa. La lingua ufficiale è l’Inglese ma viene usata maggiormente la lingua locale. (il kiribati)
Non è molto visitata a causa degli scarsi collegamenti delle isole. Le principali mete turistiche sono:
-          L’Isola Christmas: ideale per gli amanti della pesca e l’immersione.

1)      Tuvalu
Le isolette Tuvalu si trovano in Polinesia, fra le Hawaii e l’Australia.  Si trovano nel continente Oceanico.Contano circa 1.100 turisti all’anno. Sono una miriade di puntini e il collegamento fra loro è difficile.Le uniche cose belle da vedere sono le acque limpidissime delle spiagge e le lagune. Curiosità: se si verificherà l’innalzamento del mare Tuvalu scomparirà per sempre.               

Anna Speziale IIIE