Visualizzazione post con etichetta attualità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta attualità. Mostra tutti i post

mercoledì 30 maggio 2018

La compagnia teatrale I B




Un'attività alternativa

Quest'anno nella mia classe mi sono divertito molto sopratutto con i miei amici e con i professori. 
Ho conosciuto dei nuovi compagni e ho ritrovato amici che già conoscevo e con i quali ho condiviso bei momenti insieme.
In quest'anno ho svolto molte attività a volte faticose, ma a volte non molto. Ma l'attività più bella l'ho svolta con il professor Baldolini che ci insegna italiano. Il professore ci ha illustrato le caratteristiche del testo teatrale, dopo un po' ci ha letto una fiaba, poi ci ha dato il compito di scrivere chi erano i personaggi, le battute, il posto in cui si ambientava la fiaba ovvero trasformare un testo narrativo in teatrale. Nei prossimi giorni impareremo le battute dei personaggi e sceglieremo chi dovrà interpretarli. Questa attività mi piace molto perchè è creativa e mi piace interpretare un personaggio ed assumerne le sembianze.

Manuel Zandoli I B


Un anno in I C



In queste ultime settimane, io e i miei compagni, abbiamo avuto un’altra professoressa di italiano, più severa rispetto a quella che avevamo prima, ma comunque è simpatica.
In quest’anno scolastico ho conosciuto molte persone con le quali adesso sono molto legata. Per fortuna nella mia classe non ci sono persone molto maleducate e quindi durante le lezioni siamo tutti abbastanza tranquilli, ma nonostante questo non tutti si applicano e rischiano di essere bocciati. Ci sono alcune persone che però non sono mai venute e che non conosco. Le mie materie preferite sono matematica, arte e tecnologia. La mia professoressa di arte mi piace molto ma questo è il suo ultimo anno e poi andrà in pensione. Non faccio spagnolo ma francese. Io e la mia classe quest’anno non siamo andati né in campo vela, né in campo golf e né in campo scuola perché non c’erano professoresse disposte ad accompagnarci. Abbiamo fatto però due gite: nella prima siamo andati a Roma ma abbiamo passeggiato per la città a piedi, nella seconda invece abbiamo girato la città su un open bus.
 Nell’ultima, dopo essere scesi dall’open bus, siamo andati in un parco dove abbiamo mangiato e poi giocato. quest’anno scolastico sembra essere volato e spero di avere buoni voti in pagella. Sono contenta di aver passato quest’anno scolastico, di aver fatto nuove amicizie e di aver imparato nuove cose.             
                                                                   

Scritto da Gigli Irene                                                        


martedì 29 maggio 2018

UNA SETTIMANA AL CAMPOVELA



18/05/2018

Caro  Diario,                                                                                                                                            

Siamo Marta e Alice e vorremmo raccontarti la nostra esperienza al campovela. La spiaggia in cui andavamo era a Tor San Lorenzo e si chiamava White Beach. Non eravamo da soli ma con noi c’erano altre tre classi. Siamo stati là cinque giorni dal 14 ad oggi, ogni giorno non avevamo un programma preciso ma le tre attività che svolgevamo si alternavano con quelle delle altre classi. Avevamo due ore per ogni attività ed erano pratica dove andavamo in mare con la vela, teoria dove ci spiegavano la parte teorica della vela e due ore libere dove potevamo giocare. Ogni classe aveva un braccialetto con colore diverso, noi e la nostra classe eravamo i gialli. Purtroppo non siamo potuti uscire in mare tutti i giorni. All’inizio è stato difficile uscire in mare perché il tempo non era dei migliori,  ma per fortuna gli ultimi due giorni il mare era calmo e siamo usciti con la vela ed entrambe abbiamo timonato con un po’ di difficoltà ma ci siamo riuscite. Oggi siamo molto felici visto che è l’ultimo giorno ci hanno fatto fare il bagno in mare, l’acqua era un po’ fresca ma nessuno si è lamentato. Quest’esperienza è stata molto bella e speciale perché in questo periodo di recupero a scuola ci serviva per rilassarci un po’ e per staccarci un po’ dalla scuola. Ovviamente ringraziamo gli istruttori che ci hanno aiutato ad imparare così tanto sulla vela e anche chi ci ha permesso di poter andarci. Questo è quello che ti volevamo raccontare diario, speriamo che riusciremo a ripetere questa bellissima esperienza.

Liguori e Pagliarini I B


La montagna fumante



Che cos’è un vulcano?
Il vulcano è una montagna con un cratere sulla cima, dentro il vulcano c’è una struttura molto complessa con camera magmatica che congiunge con il magma della Terra, ma il vulcano non è un pericolo solo per la lava, ma anche per la cenere, lapilli, gas, scorie varie e vapore acqueo. Sulla superficie terrestre il 91% dei vulcani sono sottomarini e circa 1500 sono attivi sulle terre emerse.
Classifica dei più potenti…
1°Yellowstone caldera, USA (supervulcano)
2°Vesuvio, Italia
3°popocatepetl, Messico
4°Sakurajima, Giappone
5°Galeras, Colombia
…E il più piccolo
Il vulcano più piccolo del mondo non è un vero e proprio vulcano, ma è più un falò che alimentato da gas naturali che gli impediscono di spegnersi, alcune persone pensano volentieri di accamparsi li nei dintorni e invece di accendere un falò usano questi piccolo vulcani di fuoco,questo fenomeno si può ammirare in Emilia-Romagna, in Italia.
Il supervulcano
La caldera di Yellowstone è la caldera di un supervulcano che si trova sotto al parco nazionale di Yellowstone. È un vero e proprio supervulcano che gli scienziati definiscono il più pericoloso del mondo perché se il vulcano un giorno decide di eruttare potrebbe spazzare via l’umanità dalla faccia della Terra, quindi incrociamo le dita e speriamo che non erutti.
E sott’acqua?
E sott’acqua ci sono molti vulcani, ma noi oggi paliamo del più potente il Marsili localizzato nel Tirreno meridionale tra la Sicilia e la Calabria ed è considerato il più esteso vulcano d’Europa.

Savini IB



domenica 27 maggio 2018

La casa maledetta



Il terribile incubo di Emma
Nell’1989 iniziavano a esserci diversi omicidi senza risposta (bambini spariti di casa e trovati senza vita il giorno dopo, adulti che si suicidano senza motivo, ecc.) uno di quei bambini/e scomparsi c’era una bambina di nome Emma, Emma era una bambina di 9 anni, capelli marroni e lisci, occhi marroni, e amante dell’ horror. Emma un giorno scappò di casa per vedere questa “casa maledetta” pero quando sua madre capi che era scappata di casa chiamò subito la polizia ma era troppo tardi Emma era già arrivataalla casa maledetta quando ad un tratto svenne e cadde a terra. Quando si risvegliò si trovo sdraiata in qualcosa di spigoloso e dall’ odore nauseabondo. Allora prese la torcia che aveva nello zaino e la accese, era sopra una montagna di scheletri, terrorizzata scappò nei condotti dell’ aria perché stranamente la casa era enorme e lei minuscola. Quando usci nei condotti si nascose sperando che non la trovassero e la presero, dopo essersi nutrita con un panino che aveva portato da casa, inizio il suo cammino verso la liberta, Emma nel suo cammino trovò dei “bambini” che la aiutavano ad uscire finche ad un tratto qualcosa la afferrò facendola addormentare, quando si svegliò si trovo con davanti a lei un coltello con dell’ sangue, finalmente aveva capito tutti quei scheletri erano bambini stati uccisi per poi essere mangiati, allora prima che il macellaio si girasse scappò via dalla “macelleria”.
Emma mentre correva cercò di consolarsi dicendo che era solo un incubo, cadde in un buco e si ritrovò in una gabbia, cercò di liberarsi in tutti i modi ma senza successo. All’ improvviso sbucarono i bambini che aveva incontrato dopo essere uscita dai condotti che la liberarono. Dopo aver ringraziato i bambini per averla liberata corse fino ad trovare una pistola magnum (pistola cosi detta “da cowboy”) guardò i proiettili della pistola, erano gialli come l’oro, Emma mise la pistola nell’ suo zaino e proseguì il suo cammino. Camminando nei corridoi trovò una porta, era la stanza degli ospiti, Emma pensò che non avrebbe MAI superato quella stanza ma ci provò lo stesso. Ogni volta che un mostro lo guardava era costretta a rimanere immobile. Dopo aver superato la sala ospite SORPRESA! Il “macellaio” era tornato e prima che si accorse che lei era li fuggì come un razzo verso l’uscita della sala degli ospiti. Vide una porta, quella porta era l’uscita di quella tortura, era quasi arrivata alla maniglia ma venne presa da un mostro con braccia molto lunghe, ma lei era molto furba liberandosi prese la pistola che aveva nello zaino e gli sparò un proiettile dritto in fronte che lo stese. Quando sparò venne il caos e Emma ne approfittò per fuggire, ma quando toccò la maniglia tutto diventò bianco. Emma si sveglio capendo che i mostri, la casa maledetta, il macellaio, era tutto un sogno. Da quell’ giorno non guardò più film spaventosi e altre cose horror ma questa è un’ altra storia…
(Davide Spurio IIC)



La Maledizione Del Bosco



Era una giornata tranquilla, io, insieme ai miei genitori e degli amici (Marco, Alessio,Mirko e Christian) ci eravamo fermati presso un bosco per fare un pic-nic. Uno spuntino abbastanza leggero: dei panini al salame, insalata, acqua e succhi alla frutta. Dopo aver mangiato abbiamo un po’ parlato e scherzato ma la noia ci assaliva pian piano. Un mio amico propose di giocare a nascondino come ai vecchi tempi. Tutti noi eravamo d’accordo, anche perché avevamo la possibilità di nasconderci nel bosco. Di seguito abbiamo fatto la conta per chi dovesse contare e cercare, e ovviamente con la mia sfortuna sono uscito io. La tana che avevamo stabilito era un albero facilmente riconoscibile, date le sue dimensioni. Prima che iniziassi a contare e prima che gli altri andarono a nascondersi, mia madre ci aveva avvisati di non allontanarci troppo, soprattutto perché era la prima volta che eravamo venuti in quel posto. Così mi misi a contare e gli altri iniziarono a nascondersi. Appena finii, fui indeciso da che parte andare per cercarli. Decisi di addentrarmi un po’ nel bosco, dato che secondo me sarebbe stato un luogo perfetto per nascondersi. Devo dirlo, aggirarsi da  quelle parti tutto da solo non era molto rassicurante. Poi successe qualcosa di strano, più mi addentravo, e più incominciava a infittirsi una nebbia, quando all’improvviso cominciò un temporale. Com’era possibile che era successo tutto così all’improvviso. A questo punto era meglio se fossimo tornati indietro. Così  lo urlai ad alta voce per fare in modo che i miei amici potessero sentirmi, ma nessuna risposta mi era arrivata. Iniziai un po’ a preoccuparmi, preoccuparmi di non ritrovare i miei amici e perdermi per sempre. Iniziai a chiamare mia madre per vedere se almeno lei mi sentisse, ma niente. Iniziai così a girovagare nel tentativo di ritrovare la via di ritorno. Faceva freddo, avevo brividi su tutto il corpo, avevo anche la sensazione di essere osservato. Sentivo quasi delle voci che percorrevano le mie orecchie, quasi come se la foresta volesse dirmi qualcosa, come se mi volesse dire che fossi in trappola. O almeno la mia era una sensazione .Stavo tremando dalla paura, dopotutto cosa poteva succedere in una foresta inquietante, tutto da solo e disperso? Non prometteva affatto bene, sentivo che qualcosa sarebbe accaduto da un momento all’altro. Ad un certo punto sentii uno scatto veloce, qualcuno che era passato dietro di me. Mi girai velocemente con un movimento brusco, non ero riuscito a capire chi fosse stato. Il mio respiro si faceva man mano sempre più veloce,iniziai a  indietreggiare inoltre di qualche passo finchè non sentii appoggiarmi ad una persona dietro di me. In quel momento diventai tutto pallido, mi girai lentamente dietro per vedere chi fosse…. una persona magrissima alta tre metri, con lo smoking, cravatta e senza volto era dietro di me. Tirai un urlo fortissimo e corsi via alla mia massima velocità. Pensai solo a correre, i miei pensieri non si concentrarono su nient’altro. Ero disperato, ero disperso in una cupa foresta insieme ad un mostro, senza nessuno che mi potesse aiutare. Non ero più solo. Dopo una lunga corsa mi fermai dietro un albero e presi un ramo per avere un’arma con cui difendermi. Mi accovacciai un attimo cercando di trovare un modo per scappare e sfuggire dalle grinfia di quell’orrore. Improvvisamente il cielo si fece ancora piu scuro di prima. Le foglie degli alberi iniziavano a staccarsi e cadere lentamente, inoltre si rinsecchivano al contatto con il terreno. Qualcosa era appena successo. Come se fossi passato in una zona morta del bosco, o una zona… maledetta. Era tardi ormai per pensare ad un piano per andarsene, dovevo agire prima che fosse stato troppo tardi. Appena mi alzai però notai una pagina in lontananza. Mi insospettii un attimo, quale persona avrebbe potuto fare un disegno e attaccarlo lì. Forse un ragazzo nella mia stessa situazione, magari prima di me. Decisi di portare con me quel disegno, e, camminando e andando avanti ne trovai sempre di più, ma quando trovai l’ottava iniziarono a sentirsi rumori simili a interferenze. Feci cadere all’istante la pagina e iniziai di nuovo a correre. Mentre mi guardai dietro vidi a malapena di nuovo quella strana figura. Sempre quella faccia bianca, stessi vestiti, e stessa statura. Non avevo dubbi, era di nuovo lui. Mentre correvo sentii per miracolo le voci dei miei genitori e amici che mi chiamavano. Finalmente li avvistai da lontano e urlai a squarciagola per farmi notare. Mancava pochissimo per raggiungerli, feci un ultimo sforzo….. all’ultimo sentii un tentacolo prendermi la gamba. Caddi per terra e sentii trascinarmi dietro da qualcosa. Cercai di liberarmi in ogni modo, ma non ci riuscivo. Allora decisi di fare un’ultima cosa. Con il mio ramo infilzai il tentacolo e lui mi lasciò. Riuscii così a scappare e tornare dai miei amici. Ero così felice di rincontrarli che quando mi chiesero dove ero finito in tutto quel tempo non risposi neanche. Ero finalmente uscito da quella maledetta foresta. Lontano da LUI.

Igor Milic

Fumetti (scuola media)









martedì 15 maggio 2018

Com’è l’educazione giovanile di oggi


L’EDUCAZIONE GIOVANILE
L’educazione giovanile di oggi è veramente “galante” come una volta? Qual è la verità?



Sicuramente molti di voi sanno che poco tempo fa un professore di Lucca è stato “bullizzato” da un gruppo di ragazzi liceali. Pare che l’uomo avesse 64 anni ed era tornato da poco a scuola perché ebbe vari ictus, e inoltre scelse quella scuola proprio perché la definì “più tranquilla”.
Ebbene, vi parlerò dell’educazione giovanile oggi.
Il “voi” presente nella maggior parte del testo è riferito agli adolescenti e teen-ager dagli 11 a 18 anni. (Le regole, però, valgono anche per chi è più grande)
Cominciamo dal fatto che molti di voi usano le parolacce e le bestemmie davanti agli adulti. Mi chiedo con quale coraggio voi riusciate a fare tale cosa, dato il fatto che:
- se quell’adulto fosse vostro genitore vi prenderebbe a sberle.
- se fosse un professore scriverebbe tale cosa sul registro, vi fulminerebbe con un’occhiataccia o semplicemente vi riprenderebbe.
Altra cosa che voi tendete a fare spesso è il non rispettare gli altri. E non serve che vi spieghi per filo e per segno questa cosa, alcuni di voi lo sanno alla perfezione e quasi meglio di me.
Il “rispettare gli altri” significa non parlare quando uno parla quindi cercare di ascoltarlo con attenzione. Chiacchierare durante la lezione può anch’esso significare di non rispettare l’altro. Insultare la gente a caso, e non aiutare chi non è in difficoltà significa non rispettare gli altri. Anche una cosa banale come riferirsi sempre con il pronome “tu” ai professori. “Rispettare, rispettare, rispettare ma alla fine non dobbiamo farlo sempre e per sempre!”, vi sto dando alla noia, vero? So già che molti di voi penserebbero a questa cosa mentre lo leggereste ma vi posso assicurare che questa affermazione è falsa. Voi dovete rispettare sempre, specialmente in pubblico, magari da soli potreste fare anche ciò che vi pare ma la gente e la società impongono regole ferree come la vita. E il “per sempre” beh, mi spiace per voi che volevate scamparvela ma per vostra (s)fortuna è obbligatorio. “Perché è obbligatorio? Non sei mica mia madre!”. E’ obbligatorio per varie motivazioni:
- essere educati spesso significa anche essere più maturi e fiduciosi di quanto solitamente si va a pensare
- rispettare gli altri significa rispettare se stessi e farsi rispettare senza usare mezzi termini come la violenza verbale e fisica.
Badate anche al fatto che non si rispettano solo le persone, ma anche tutti gli altri animali, le piante e l’ambiente. Può sembrare futile e molto banale ma in realtà conta eccome!
Insomma, dovete rispettare sempre! Non importa con chi vi troviate, dove state e cosa fate, il rispetto per gli altri può dare un piccolo ma grande miglioramento a voi stessi e agli altri. Queste cose fanno sì che dimostriate un’educazione adatta. Spero di aver inculcato bene nei vostri cervelli questa cosa e di aver migliorato un pò il vostro modo di pensare riguardo l’educazione con la mia opinione. Ci rivediamo nel prossimo articolo!

SPEZIALE ANNA MARIA IIIE

sabato 12 maggio 2018

Sarà veramente caduto il satellite cinese?



Da quanto è stato riportato dai telegiornali mondiali, la stazione spaziale cinese è precipitata nell’Oceano Pacifico, disintegrandosi alle ore 2:16 ora italiana.
Era da settimane che ci allarmavano in merito a questa caduta del satellite, dicendoci di chiudere le finestre e restare se si poteva a casa, per la possibile caduta di detriti sul territorio italiano: ci siamo allarmati tanto per niente? Ci nascondono qualcosa?
Non ci hanno mostrato neanche una foto della caduta, cosa molto strana e inaspettata.
La storia della stazione denominata Tiangong, ossia in cinese “palazzo celeste” finita dopo 2375 giorni in orbita, è stata seguita da telescopi e radar di almeno 12 agenzie spaziali e centri di ricerca in tutto il globo.
Per settimane questo veicolo spaziale grande come un autobus e pesante 8 tonnellate ha allarmato il mondo chiedendoci quali sarebbero stati i rischi della caduta rivelatasi successivamente un buco nell’acqua e a tutt’oggi siamo a conoscenza del punto preciso dell’impatto avvenuto nella vastità dell’Oceano Pacifico.Inevitabile la pioggia di commenti ironici sui social network, soprattutto per l’attenzione riportata dai media e dalle istituzioni sull’evento, verificatosi successivamente ben lontano dall’Italia
Scherzi a parte, Il rientro della stazione cinese ha coinvolto un elevato numero di paesi; la domanda che ci domandiamo spontaneamente è, ci siamo allarmati per niente, o ci nascondono dei dettagli essenziali?


venerdì 11 maggio 2018

Come superare l’ansia


30  GIORNI PRIMA DELL’ESAME
Gli esami si avvicinano



I 30 giorni prima dell’esame sono i giorni che, almeno secondo me, ti distruggono dall’ansia pre-esami. Sono i giorni dove cominci a studiare molto per l’esame finale che come si dice è molto impegnativo. Però questi giorni hanno anche una positività e un'altra negatività: la positività è quella di sapere che finiti gli esami hai 2 mesi di pura estate e felicità e anche la festa di fine anno dove puoi ritrovarti per l’ultima volta con i tuoi compagni e ballare con chi vuoi tu. La cosa negativa è che dopo gli esami non vedrai più i tuoi compagni di classe con cui hai condiviso la tua merenda le risate con i professori e le pazzie fatte tutti insieme, ma la cosa da non scordare assolutamente sono le litigate tra di noi che duravano molto,ma poco dopo risolvevamo subito. Insomma sono i giorni più brutti ma i più belli contemporaneamente perché ti godi gli ultimi giorni con le persone a cui vuoi più bene e a cui sei più legato, non dobbiamo pensare al futuro pensiamo al presente che poi dopo il futuro diventerà presente. Gli esami sono si stressanti però se vai con la giusta armonia e decisione andrà tutto bene, ma soprattutto andare preparati. Quindi godiamoci gli ultimi giorni con i nostri amici che poi quei giorni non saranno più gli stessi.

MARCO D’AMICO  IIIE

venerdì 4 maggio 2018

Una nuova vita dopo la scuola media

Una nuova vita dopo la scuola media
VITA DA LICEALE
Come sarà la “sorprendente vita” dopo la scuola media?



Tutti noi, dopo tante fatiche, camicie sudate ed esami, ci chiederemo “come sarà la vita al liceo?”. Beh, allora prendiamo la lente da detective e scopriamo come sarà la vita nella nostra futura scuola! Prima di tutto vi anticiperò già: non è come nei telefilm americani. Non aspettatevi di essere subito la/il più cool della scuola, di avere subito il/la fidanzatino/a o che i professori vi regalino voti, ma proprio no.
Ovviamente il liceo è una scuola (in alternativa viene chiamata anche “scuola superiore”) e difatti dovrete studiare e non ciondolare come molti di voi fanno, qui alle medie. Il liceo è una formazione non solo scolastica e serve per aiutarvi a costruire il vostro futuro lavorativo.
Andare in un liceo significa anche diventare più maturi e responsabili, diventare dei veri e propri adolescenti e svilupperete anche il vostro corpo. (Wow! Che bello!)
Questo articolo vi sta annoiando, vero? Lo so, forse lo sto riempiendo di cose inutili, o così sembra. Lo sto facendo per il vostro bene! Mica mi sfuggite, eh. ;)
Bando alle ciance e alle cose noiose, comunque il liceo ha anche cose belle che vi potrebbero interessare: tipo la vita sociale.
Tranquilli, al liceo non sarete più i classici sfigati da quattro soldi (hey, non vi sto offendendo, questo è per farvi ridere) ma avrete una vita da V.I.P.s. Ovviamente  “VIPs” per modo di dire, andrete in una nuova scuola e quindi nuove persone,nuovi amici.
In più potrete sfruttare questa occasione per cambiare il vostro aspetto o il vostro carattere se non vi è mai andato a genio durante le medie: avrete, prima del liceo, a disposizione tutta l’estate!Altra cosa bella del liceo è che potrete “rifarvi” i voti, No, non sto dicendo che dovete portarli al salone di bellezza o dall’estetista,ma migliorare la vostra media scolastica, se nelle scuole precedenti non avete fatto un granché: otterrete già la fiducia dai professori.
Quindi, la vostra vita da liceale sarà grandiosa! Beh, è giunto il momento di concludere questo articolo, arrivederci!

ANNA MARIA SPEZIALE IIIE

giovedì 3 maggio 2018

LET’S METAL!



Parliamo ora di uno dei generi musicali più ascoltati, conosciuti e amati del mondo della musica:l’Heavy metal!
Genere che in italiano significa letteralmente “metallo pesante”, rientra nello stesso ambito musicale del rock, ma con sonorità molto più aggressive e potenti date dalla forte distorsione degli strumenti e della voce. L’Heavy Metal è caratterizzato anche dalla presenza di strumenti “tipo”  in quell’ambito…come la chitarra elettrica, il basso elettrico, la batteria e a volte anche tastiere e sintetizzatori, e ultima ma non meno importante la voce, resa potente e “graffiata” con effetti, o nella maggior parte dei casi con growl e scream (tecniche vocali che a lungo andare portano problemi alle corde vocali, con conseguente operazione).
Uno dei gruppi simbolo di questo genere sono i Judas Priest, gruppo Heavy Metal britannico nato nel 1969 a Birmingham.
La band non ottenne un immediato successo, e non scoraggiandosi, al loro primo tour Europeo riscossero un grande consenso.
Il vero e proprio “boom” di copie arrivò con l’album Stained Class (IV album della band), distinto da un grande uso della doppia cassa.Nel 1990 fu pubblicato uno degli emblemi del mondo Metal, Painkiller, album amatissimo dal pubblico e uno dei più rappresentativi di esso.Si è passati da un Metal più orecchiabile e melodico ad uno pesante e marcato, con abbigliamenti costellati di borchie, giacche di pelle, anfibi e moto.Dopo poco tempo dall’uscita di Painkiller, il cantante Rob Halford, abbandonò il gruppo, ricongiungendosi ad esso nel 2004.
Il 9 Marzo 2018, è uscito il loro diciottesimo album “FirePower”, un grande album.

VALERIA BRAGHESE IIIE

mercoledì 2 maggio 2018

LA VITA OLTRE……..




Trovare una seconda Terra non è più una questione di se, ma di quando.
Ci sono miliardi di galassie, miliardi di stelle, miliardi di pianeti: che la vita si sia sviluppata solo in un granellino di sabbia chiamato Terra è impossibile sia dal punto di vista scientifico che religioso.
La NASA l’anno scorso, attraverso una conferenza stampa ha affermato la scoperta di sette pianeti distanti 39 anni luce dal nostro sistema planetario, tre dei quali nella “fascia abitabile”; questi pianeti orbitano attorno ad una stella, una nana rossa, denominata Trappist 1.Lo scopo nell’analizzare questi pianeti è quello di trovare acqua allo stato liquido, una morfologia del suolo simile alla nostra e magari trovare forme di vita intelligenti.I pianeti orbitanti intorno alla nana rossa sono molto simili alla Terra, sia per taglia che composizione geologica e degli elementi che li compongono.Per adesso però è impossibile entrare in contatto con ipotetiche civiltà extraterrestri e rimane solo fantascienza. Questo perché le distanze fra il nostro pianeta e le galassie abitabili ci limitano anche perché la nostra velocità nella navigazione spaziale non è ancora sviluppata. La speranza però risiede in un progetto spaziale chiamato Seti, nel quale diversi radiotelescopi puntati verso stelle simili al Sole, trasmettono nel cosmo messaggi rivelatori della nostra presenza e possono ricevere ogni segnale artificiale.È sempre stato nel nostro DNA  la curiosità, la necessità del sapere, della conoscenza; abbiamo sempre cercato di immaginare l’aldilà del cielo, un tramite per una nuova dimensione , alla ricerca di segni di vita sparsi nel cielo notturno contemplato dalle stelle.                                                
Il progetto Seti
Guardavamo le stelle nella ricerca della propria patria quando eravamo persi, e adesso sono un punto fermo per la scoperta di nuove forme di vita.Questo ci ha sempre affascinato e i primi studi sono iniziati ai tempi dell’antica Grecia e con i Romani.Con lo studio approfondito dei buchi neri la ricerca si fa sempre più grande e intrigante. È possibile che entrando nel buco nero riusciremo ad entrare in contatto con un’altra dimensione, che vive parallela a noi, attraverso un effetto tunnel.Attraverso queste tematiche ci colleghiamo al discorso dei Wormhole,detto anche ponte di Einstein-Rosen , quasi una galleria gravitazionale, una scorciatoia spazio-temporale in cui viaggiare da un punto all’altro dell’universo,strettamente connesso alle dimensioni spazio e tempo. Attraverso essi forse,in un futuro non troppo lontano, attraverseremo il cosmo in pochissimi minuti a differenza dei miliardi di anni che ci impiegheremmo normalmente.Per adesso possiamo solo continuare a scrutare il cielo, analizzare e sperare.

MORINI CATIA IIIE


martedì 1 maggio 2018

L’abbandono del calcio


LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
L’abbandono del calcio
COSA É SUCCESSO?



Era già da tempo che avevo deciso di lasciare il calcio per un motivo ben preciso: la scuola mi stava affaticando molto per via dei tanti compiti e non riuscivo sempre ad andare agli allenamenti. Allora il Mister, visto che mancavo almeno un giorno a settimana, cominciò a farmi  giocare meno frequentemente, demoralizzandomi. Da quel momento non riuscivo più a giocare come sapevo e quindi non avevo nemmeno tanta voglia. Il vero abbandono però avvenne circa un mese fa,durante una partita molto importante,in cui ci giocavamo la salvezza. Il Mister non mi fece entrare, e  mi mandò a riempire le borracce per i miei compagni. Dopo esser ritornato in panchina,il Mister mi vide molto nervoso e decise di farmi entrare. Non aveva capito che ormai era troppo tardi. Finita la partita io dissi a mio padre e a mia madre che non amavo più questo sport. Infatti da quel momento non ci andai più e decisi di dedicarmi maggiormente allo studio. Però in realtà quest’abbandono l’avevo già considerato a settembre,per via di un altro allenatore che mi aveva letteralmente fatto passare la voglia di giocare. A dicembre quindi,andando  in un'altra società dove ho incontrato il Mister di cui parlavo prima,mi sono definitivamente convinto di abbandonare il calcio.Come dice il proverbio “sai cosa lasci ma non sai cosa trovi”.

MARCO D’AMICO IIIE

lunedì 30 aprile 2018

IL BIMBO SPERDUTO

LA POESIA CANTATA

IL BIMBO SPERDUTO




Il bimbo sperduto
Senza famiglia ha vissuto
Senza soldi nelle tasche
È appoggiato sulle frasche

Cerca cerca ma non trova
Sempre solo si ritrova
Fin da quando è nato
Nessuno lo ha mai curato

Farebbe tutto ad ogni costo
Se trovasse un nuovo posto
Ma il bimbo è sempre tosto
Nella foresta è nascosto

Ha solo 8 anni
E fa anche molti danni
Va in giro senza panni
Il suo scoiattolo lo ha chiamato Giovanni

Abita sotto gli alberi
Sotto la chioma con i passeri
Lui ha tanti caratteri
Ha visto uno spaventapasseri

Non sta bene di salute
Perché ha fatto molte cadute
Si fa da solo le battute
E molte cose gli sono accadute

SAMA SIMONE IIF

venerdì 30 marzo 2018

Le persone,nascoste attraverso la teoria di Pirandello


Le persone,nascoste attraverso la teoria di Pirandello

LE MASCHERE DELL’IO

Pirandello descrisse la società dell’epoca attraverso la teoria delle maschere, ma è ancora collegabile alla società attuale?


Luigi Pirandello, uno dei più famosi drammaturghi italiani di sempre. Noto per le seguenti opere:
-          Il fu Mattia Pascal
-          Uno, nessuno, centomila
-          L’uomo dal fiore in bocca
-          6 personaggi in cerca d’autore
Attraverso queste opere approfondì lo studio della psicoanalisi.

Cos’è la psicoanalisi? Cosa studia?

La psicoanalisi è lo studio, o teoria, del proprio “io” e dell’inconscio. Pirandello descrive ciò con la teoria delle maschere:
L’Io è la nostra personalità, la maschera che mostriamo agli altri.
L’inconscio è la parte più celata  della nostra anima. La nostra “identità segreta”, castrata dalla società.

Le maschere di oggi


Questa teoria ci fa un po’ pensare alla società di oggi, o comunque, può essere collegabile ad essa, con qualche differenza.
All’epoca di Pirandello la società pare che era esattamente come descritto nelle sue commedie: se eri nascosto dalle maschere,eri considerato  una persona vera, mentre se abolivi le maschere e mostravi la tua vera personalità eri considerato “folle” perché rivoluzionario.
E oggi?
Oggi ci sono varie tipologie di “maschere” che descrivono la società attuale attraverso esse:
-          Il falso: colui/colei che offre le proprie bontà, generosità per i propri interessi, come l’essere popolare nella società, l’avere sempre appoggi, l’essere amato nonostante la propria falsità.
-          Il fifone: fifone si fa per dire, poiché questa paura è riscontrata in molte persone, specialmente nelle persone con poca sicurezza, autostima o semplicemente per un dato di fatto. Il fifone della società è chi maschera la vera personalità con una falsa personalità, semplicemente per paura sociale o di critica.
-          Il doppiogiochista: chi fa il doppio gioco per i propri interessi, spesso simili a quello del “falso”.
-          Il ridicolo: il ridicolo della società, paragonabile al “Ridicolo” di Pirandello, è chi prende alla leggera anche la più seria delle cose, dando un senso banale alla vita finendo per essere disprezzato dalla società.
-          Il “senza maschere”: Il senza maschere è privo di maschere, mostra la sua vera personalità, l’inconscio, spesso senza paura.
      Come vedete, il Carnevale non si festeggia solo a Febbraio, ma lo vivi tutti i giorni, questa è una realtà terrificante. Tutto ha le sembianze di un teatro, il palcoscenico è la tua vita, e gli spettatori non sono altro che le persone della tua esistenza,spesso critiche del tuo lavoro.
      E TU CHE MASCHERA SEI ?

ANNA MARIA SPEZIALE
MORINI CATIA
GIALLANZA CRISTINA
D’AMICO MARCO
IIIE

giovedì 29 marzo 2018

CRASH BANDICOOT N’SANE TRILOGY



Oggi voglio fare una mia recensione sul gioco Crash Bandicoot N’sane Trilogy, uno dei miei videogiochi preferiti.
La prima versione è stata creata negli anni 80, e tutt’ora, dopo il remake del 2017 è diventato poi in pochi mesi un gioco conosciuto in tutto il mondo. Il protagonista del gioco è un animaletto, che precisamente credo sia una volpe color arancio, che deve affrontare livelli, ma soprattutto dovrà affrontare ostacoli, del tipo altri animali,che avranno il dovere di bloccargli la strada, come anche le buche, e chiaramente dovrà stare attento a non caderci dentro, ci saranno altri personaggi ad aiutarlo, come per esempio il toro, che solo in alcuni livelli aiuterà la volpe Crash ad andare più veloce, e schivare animali più potenti. All’inizio ho detto che è uno dei miei videogiochi preferiti, semplicemente perche non è un gioco facilissimo, e i veri videogiochi belli sono proprio quelli che riescono a metterti in difficoltà attraverso uno schermo, come in questo caso. Il gioco è composto da tre modalità diverse: la prima è la modalità avventura classica, la seconda è un’avventura nel ghiaccio e la terza è la modalità cosiddetta “Warped”, un’avventura attraverso il mondo della tecnologia. La mia modalità preferita è l’avventura classica, in quest’ultima ci sono vari mondi, ogni mondo è composto da un tot di livelli, dopo aver superato il numero di livelli di un mondo, si passa al successivo, ovviamente diventando sempre più difficile. Il gioco è veramente fantastico, ma ho trovato un difetto in particolare, in uno specifico livello, anche detto il livello più difficile del gioco, l’obiettivo è superare un gigantesco ponte di cui le mattonelle in legno dopo circa 2 secondi cadono giù, quindi devi essere molto veloce a superare i vari steps del ponte, nel penultimo step troviamo un toro che corre avanti e indietro per il ponte e velocemente bisogna riuscire ad evitarlo, mentre nell’ultimo step, il più difficile troviamo delle tartarughe spinose che camminano in fila, e solamente colpendole dovremo ricominciare il livello.Il difetto che ho trovato in questo livello è nella staccionata del ponte, perche saltandoci sopra riesci molto facilmente a superare l’intero livello, in questo caso i creatori dovrebbero modificare questo difetto e non renderlo più possibile, ma non credo possano farlo per il semplice fatto che il gioco è offline, e non essendo controllato da Internet, i creatori oramai non possono ne gestirlo ne tanto modificarlo. Per il resto rimane e rimarrà  uno dei miei videogiochi preferiti.

Ho conosciuto per la prima volta questo gioco a dicembre del 2017 a casa di mio cugino, e provandolo è diventato da subito il mio videogioco preferito. Il gioco è molto conosciuto anche dagli adulti perche anche negli anni 80 era uno dei giochi più popolari, era un gioco della PlayStation 1, chiaramente con una grafica molto differente rispetto a quella di oggi, perche in 40 anni la tecnologia è avanzata in modo spropositato.

MECOZZI CRISTIAN
IIF

Minecraft è un gioco in cui puoi raccogliere, piazzare, rompere, per BUILDARE molte costruzioni



Minecraft è un gioco in cui puoi raccogliere, piazzare, rompere, per BUILDARE molte costruzioni
MINECRAFT
Migliaia di cubi
La grafica non è delle migliori. Questo gioco presenta alcuni bug grafici che con il passare delle versioni stanno cercando di risolvere, ma appena ne risolvono uno ne spunta un altro di un altro tipo. In questo gioco ci si può giocare sia in singolo che in multiplayer, in entrambi i casi ci sono più modalità:
·         Sopravvivenza, dove devi riuscire a sopravvivere costruendoti un riparo prima di tutto, poi una casa, una piantagione, un allevamento e altre cose utili per la sopravvivenza e belle a livello estetico;
·         Creativa, dove hai tutto illimitato, non puoi morire e puoi volare. Questa modalità serve per provare costruzioni e per divertirsi senza dover stare attenti alla fame e alla vita;
·         Avventura, uguale alla sopravvivenza solo che se non hai l’oggetto giusto non puoi fare quella determinata azione, tipo in sopravvivenza puoi rompere la terra a mani nude, mentre in avventura puoi solo se hai un’ascia
·         Estrema, uguale alla sopravvivenza solo che se muori non respawni e non puoi più accedere al mondo, in pratica se muori il mondo si cancella in automatico appena muori
·         Spettatore, questa modalità si può attivare solo quando si è già all’interno del mondo creato, non puoi interagire con niente, puoi passare attraverso gli oggetti, sei invisibile e puoi prendere possesso dei mob sia pacifici che ostili, ma senza poterli muovere.
In questo gioco esistono vari tipi di armi e utensili: spada, piccone, ascia, pala, zappa, arco, frecce, canna da pesca, tutti questi oggetti tranne arco frecce e canna da pesca possono essere fatti ti diversi materiali, legno, pietra, ferro, oro, diamante
Ci sono anche vari tipi di armatura, di pelle, di maglia metallica (non craftabile, si può solo trovare), di ferro, d’oro e di diamante.
Tutti questi oggetti possono essere incantati usando un tavolo degli incantesimi oppure con un’incudine aggiungendoci dei libri incantati, con l’incudine puoi anche rinominare gli oggetti che metti al suo interno
Su alcuni libri normali tu,grazie all’uso di un incudine, puoi scrivere quello che vuoi, puoi anche costruirti una casa. In questo gioco puoi anche volare grazie all’elitra,trovabile nelle barche del void in cui puoi arrivare dopo aver ucciso il drago nell’end .
 Da non dimenticare il protagonista di questo gioco, il mitico STEVE.
 Vi do appuntamento alla prossima puntata di questo artricolo.

ALESSANDRO POZZI
TROVATO ALESSANDRO
IIF